"Se non si fa nulla e presto fra due anni i tribunali minori abruzzesi chiuderanno tutti. Se ad Avezzano e Sulmona si stanno mobilitando per cercare soluzioni, a Lanciano e Vasto brillano per immobilismo. Anche nella prossima legislatura ripresenterò l' emendamento alla legge di Bilancio perché il ministero di Giustizia mantenga i costi del personale, mentre Regione, Provincia e Comuni si accollino invece i soli costi della manutenzione ordinaria e straordinaria dei tribunali". E' quanto detto, a Lanciano, alla stampa, il deputato Fabrizio Di Stefano (Fi).

"Il ministro Orlando - ha aggiunto - ha spiegato chiaramente che il Governo ha fatto la proroga fino al 2020, ma ora spetta agli enti locali fare nuove proposte. Diversamente ci sarà la chiusura dei tribunali di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona. Ma devo denunciare che al momento non c'è nessuna attività dei comuni di Lanciano e Vasto, totalmente immobili, per trovare una sintesi di nuova proposta come ha chiesto Orlando: è evidente che ci avviamo verso la chiusura, una pietra tombale. Sta agli enti locali e Regione pensarci. Solo Avezzano sta giustamente difendendo il suo tribunale e anche alcuni comuni della Valle Peligna per quanto riguarda Sulmona".

Di Stefano ha poi precisato "ci vorrebbero da subito iniziative politiche e un tavolo che coinvolga anche gli ordini degli avvocati, magistrati e quanti lavorano nei tribunali per studiar ipotesi che si possono trovare. Peraltro la Commissione tecnica regionale istituita non sta facendo alcuna proposta. Senza combattere ci avviamo a scadenza naturale della proroga con la chiusura. Difatti se una proposta esce tardi, non poi non verrà accettata. E' chiaro che a scadenza della proroga non si potrà fare più nulla. Invece si può trovare una sintesi per competenze, mole di lavoro, territorio, orografia e logista dei presidi". All'incontro presenti anche Graziella Di Campli, consigliere comunale di minoranza e il responsabile territoriale di Forza Italia, Nicola Tantimonaco.
19 dicembre 2017

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