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Treglio (Ch) - "Resta fermo il sequestro della centrale termica, resta fermo il sequestro del sansificio". Così in una nota il procuratore di Lanciano Francesco Menditto, fa il punto della situazione, dopo che nei giorni scorsi la riattivazione di uno dei camini del sansificio Vecere ha gettato l'allarme a Treglio.

"Sono stati autorizzati dal Tribunale - continua la nota - i soli lavori diretti a rendere uno dei tre impianti di essiccazione conforme ai limiti di emissione di monossido di carbonio previsti dalla legislazione vigente secondo l'interpretazione della Procura, fino ad ora avvalorata dalle decisioni del gip di Lanciano e del tribunale del Riesame di Chieti, che sarà vagliata nel corso del processo che a breve inizierà innanzi al tribunale di Lanciano.
Le analisi da effettuarsi dopo l'esecuzione dei lavori, cui presenzieranno i consulenti della Procura per verificare il rispetto dei limiti indicati. Solo all'esito dei lavori e delle analisi sarà esaminata l'eventuale revoca dell'impianto sansificio con riferimento alle parti necessarie per l'operatività dell'essiccatore regolarizzato".
Va precisato infine - continua la Procura - che il procedimento pensale in corso riguarda solo l'accertamento della commissione dei reati contestati alla Procura. In particolare, per il sansificio il sequestro si giustifica solo se alla riattivazione gli consegue la commissione dei reati; in caso contrario il rispetto dei limiti di emissione del monossido di carbonio (e della normativa sullo smaltimento dei rifiuti agevolmente riscontrabile per il futuro) impone la revoca del sequestro. Ogni altra questione sull'operatività degli impianti è di esclusiva competenza degli organi amministrativi (precisamente della Provincia di Chieti). Infine, le parti del processo in corso, ivi comprese le parti civili (dunque anche il Comune di Treglio) hanno facoltà d acquisire gli atti indicati".

02 novembre'15

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