Torino di Sangro (Ch) - Più di 100 artisti che raccontano il tema della migrazione attraverso il linguaggio universale del disegno. La mostra "Viaggi senza frontiere" verrà inaugurata domani, venerdì 11 marzo alle 17, nella sala Priori del Comune di Torino di Sangro, con il patrocinio della Provincia di Chieti e in collaborazione con il Comune di Lanciano.

L’inaugurazione della mostra sarà l’occasione per dedicare uno spazio ad un paese africano poco considerato: il Mozambico. Con la curatrice della mostra Marisa Paolucci ne parlerà padre Ottorino Poletto, missionario comboniano, testimone e protagonista dello sviluppo di una delle province più povere del Mozambico: Sofàla. Poletto ha vissuto per oltre venti anni in questo Paese, in una terra in cui la guerra civile dal 1972 al 1992 ha distrutto tutto, collaborando alla ricostruzione in una zona di guerra e all’indipendenza economica dei suoi abitanti. Padre Ottorino Poletto fa rivivere dopo la guerra quattro missioni: Estaquinha, Mangunde, Barada e Mashanga; nasce così il progetto ESMABAMA nel sud della provincia di Sofàla, per aiutare le persone, dopo la guerra, a costruire uno sviluppo reale fatto di educazione, salute e lavoro, con l’obiettivo di  arrivare all’autosufficienza. Oggi le quattro missioni sono gestite quasi totalmente dai mozambicani protagonisti del proprio destino. Per testimoniare questo lungo cammino, sarà presentato il documentario: Ngatende Mberi!" (Andiamo avanti) di Roberto Giovannini e Gino Barsella. 


Nella mostra "Viaggi senza frontiere" i sogni, i desideri, le illusioni, la paura e la nostalgia di donne e uomini in cammino diventano le tessere di un grande mosaico di emozioni. Più di cento autori da oriente a occidente con i loro disegni, raccontano il viaggio e il desiderio di conquistare un nuovo futuro. Con i tratti leggeri delle loro matite gli autori imprimono nella memoria, la voglia di cambiare un destino già stabilito. Le aree tematiche della mostra affrontano il tema del viaggio come è stato raccontato dai disegnatori: la voglia di un futuro diverso, la spinta verso la libertà, la guerra, i disastri ambientali, la mancanza del rispetto dei diritti umani,  la difficile situazione delle donne in alcuni paesi musulmani. Partendo dalle cause che determinano il viaggio. Oltre alla visione della mostra, il progetto prevede alcuni incontri di approfondimento con gli studenti, per stimolare un dibattito costruttivo, su temi così importanti e troppo spesso considerati, come cronaca di un’emergenza.

Il progetto “Viaggi senza frontiere” è basato su 3 elementi costitutivi:
1) La visione della mostra “Viaggi senza frontiere”, propedeutica agli incontri con gli studenti. La mostra è stata elaborata proprio per offrire agli studenti la possibilità di incontrare idealmente autori in grado di denunciare con il linguaggio universale dell’arte, i limiti e le sfide del terzo millennio;

2) Nel mese di aprile è previsto un ciclo d’incontri con gli studenti per approfondire i temi legati alla migrazione, con un’analisi geopolitica legata sia alla situazione contemporanea sia all’evoluzione storica del fenomeno. Per ogni incontro sarà scelta un’area geografica, verrà proposta la visione di un film o un documentario, ove possibile sarà presente un ospite esperto sul tema trattato nell’incontro, tutti elementi scelti per arricchire di contenuti il dibattito con gli studenti. L’obiettivo del progetto è offrire ai ragazzi un’apertura verso nuovi orizzonti e stimolare i ragazzi a riflettere su un tema così sensibile, ascoltando voci che normalmente non hanno spazio nei nostri media di riferimento;

3) Nella seconda metà di maggio è previsto un Convegno internazionale: “Viaggi senza frontiere per i nuovi esploratori del futuro” tra gli ospiti interverrà la Premio Nobel iraniana Shirin Ebadi. Il convegno sarà la conclusione del progetto, interverranno gli studenti che avranno partecipato agli incontri.  In ogni incontro programmato, sarà dedicato un breve spazio all’Iran e alla figura carismatica di Shirin Ebadi. Per i professori che fossero interessati ad approfondire il tema del rapporto donne e islam, nella pubblicazione “Tre donne una sfida” di Marisa Paolucci tale analisi è stata realizzata attraverso lo sguardo di tre donne musulmane, capaci e coraggiose al punto da prendere pericolose distanze dai governi dei loro paesi. 

10 marzo '16

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