Terremoto in Molise. Turisti in fuga, notte trascorsa nelle auto. Terra trema anche nelle Marche
E' l'ultimo di una serie di terremoti che dal 2009 si susseguono con un ritmo sostenuto, sicuramente più intenso rispetto a quello osservato fra il 1990 e il 2009: i sismi registrati alle 20.19 e alle 22.22 del 16 agosto in Molise, 4 chilometri a Sud-Est di Montecilfone (Campobasso) arriva dopo quelli che hanno scosso L'Aquila, l'Emilia Romagna e poi Amatrice, Norcia e Campotosto. Fortunatamente non si sono registrati danni perché la loro magnitudo, compresa fra 5.1 e 5.2, è quattro volte inferiore a quella di 5.5, che in media può generare danni, considerando che l'energia raddoppia ogni volta che l'intensità aumenta dello 0.2. E' questo, ha detto il presidente dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni, uno degli elementi importanti per capire come mai nella zona non siano avvenuti danni agli edifici. "L'altro elemento - ha aggiunto - è la profondità, che secondo i primi calcoli potrebbe essere compresa fra 9 e 19 chilometri". Anche la profondità di un terremoto, ha aggiunto, può incidere molto sulla capacità di danneggiare gli edifici: "più un terremoto è profondo, meno danni genera". La sequenza in corso in Molise, nella quale alla scossa principale ne sono seguite altre di magnitudo superiore a 4, è generata da un meccanismo diverso rispetto a quelli dei terremoti più recenti dell'Italia Centrale: "mentre questi sono scatenati da un movimento di tipo estensionale, quello della provincia di Campobasso ha una dinamica simile a quella del terremoto a San Giuliano di Puglia del 2002, con un movimento di tipo trascorrente, nel quale la crosta terrestre si muove in modo orizzontale". Resta l'interrogativo se la frequenza maggiore che si sta osservando nei terremoti rispetto a quella registrata nel periodo compreso fra il 1990 e il 2009 possa suggerire una similitudine con quanto accadde negli anni fra il 1904 e il 1920, quando avvennero ben 15 terremoti, fra i quali quelli disastrosi di Messina del 1908 e quello della Marsica del 1915. "E' solo un'osservazione - rileva Doglioni - e non ci sono al momento elementi per trarre conclusioni e stabilire che una situazione simile a quella dell'inizio del '900 potrebbe ripetersi. Sicuramente serve una maggiore conoscenza dei terremoti". 

"Non ci sono vittime né feriti, ho allestito nell'appartamento di Termoli (Campobasso) dove attualmente mi trovo una sorta di base operativa, sono in costante contatto con i tecnici della Protezione civile, Regione, Prefettura, Vigili del fuoco, con i sindaci dei comuni interessati dal sisma": così il presidente della Regione Molise, Donato Toma. "Lesioni, anche importanti - aggiunge - sono state rilevate in alcuni edifici, qualche casa disabitata è crollata, ma non ci sono danni alle persone, molta gente è ancora in strada. Abbiamo inviato tende e brandine nella base operativa di Montecilfone (Campobasso), da qui smisteremo il materiale negli altri comuni. Oggi nostre squadre di tecnici effettueranno verifiche più approfondite per un primo censimento dei danni. L'assessore alla Protezione civile, Nicola Cavaliere, sta facendo un sopralluogo nelle zone colpite dal terremoto. Lo stesso farò io".

"A seguito della scossa di terremoto che ha colpito ieri il Molise, - comunica Anas - stanotte è stato chiuso in via precauzionale un tratto della strada statale 647 Fondovalle del Biferno per consentire la verifica dello stato dell'infrastruttura stradale da parte dei tecnici Anas. Ulteriori accertamenti proseguiranno questa mattina sull'intera tratta stradale, dal km 47.600 al km 63.400". Il traffico è deviato sulla statale 87 'Sannitica'. In particolare è stato sbarrato il viadotto sull'invaso artificiale della diga del Liscione nella zona di Guardialfiera (Campobasso).

"La notte l'abbiamo passata in macchina e in due centri che abbiamo a disposizione. I turisti sono scappati e, anche se mi dispiace, li capisco. Non ci sono stati crolli di abitazioni ma dei piccoli distacchi. Le case comunque sono lesionate. Ora stiamo aspettando i tecnici della Protezione civile per fare le verifiche»", dichiara il sindaco di Montecilfone (Cb), Franco Pallotta, che fa il punto della situazione dopo le scosse di terremoto (magnitudo 5.2 alle 20.19 di ieri sera e un'altra di magnitudo 4.4 alle 22.22) che hanno avuto come epicentro il suo comune.

Crollo di un muro interno in una masseria abitata, in località Coppera, a Palata. Al momento della scossa di 5.1, la famiglia composta da un'anziana ultraottantenne con due figli di cui uno disabile era riunita in casa per la cena. I quattro sono usciti all'esterno mentre dentro la masseria è caduto un muro divisorio, arredi e stoviglie. Tantissima la paura. Il sindaco del paese Michele Berchicci ha provveduto a dare loro un aiuto per il trasferimento in un casolare vicino dove hanno trovato alloggio per la notte. Altri piccoli crolli interni si sono verificati in paese. Fortemente lesionata la stessa casa del primo cittadino ed il municipio. "La situazione è critica - afferma il primo cittadino Michele Berchicci -. Sono rientrato un attimo a casa dopo il giro per il paese e ci sono molte lesioni. Anche in Comune ci sono crepe. Subito dopo la scossa di 5.1 è saltata la luce di telefoni non hanno funzionato". La popolazione è rimasta fuori casa.

E la terra trema anche nelle Marche. Una scossa di magnitudo 2.6 è stata registrata questa mattina alle 6.12 sulla costa marchigiana. Il sisma è stato localizzato dall'Ingv ad una profondità di 8 km, con epicentro a 9 km da Ancona.  
17 agosto 2018

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