L'Aquila 23 marzo '15 - 37 aziende interdette per mafia, mentre 12 aziende aquilane avrebbero avuto rapporti con alcune di esse. La notizia è stata svelata dalla rivista 'L'Espresso' e riguarda le 37 aziende che hanno lavorato alla ricostruzione dopo il tragico terremoto del 6 aprile 2009. Ad emettere le interdizioni è stata la Procura de L'Aquila a seguito degli arresti per infiltrazioni mafiose nella ricostruzione del clan dei Casalesi. "Il problema grosso per le infiltrazioni mafiose sono i subappalti della ricostruzione privata, lo dico dal 2009 - spiega il sindaco de L'Aquila Massimo Cialente - ecco perché la nuova legge dovrà essere molto rigida sia sul conferimento degli incarichi sia sul controllo, ponendo regole molto rigide". 


Cialente prosegue e afferma: "Deve finire la storia delle vendite dei rami d'azienda, c'è un sottobosco nel quale si può infilare di tutto indipendentemente dalla volontà dei protagonisti. Il subappalto del subappalto, per esempio, è insostenibile - afferma - ma stiamo verificando che succede spesso, lì si sta insinuando le infiltrazioni. 
Infine: "Sapevo di queste misure, me ne comunicano diverse, mi sembra che si stia facendo un lavoro molto attento, ma bisogna continuare e andare avanti su questa strada".

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