Terremoto. San Giuliano di Puglia ha ricordato i suoi 27 bimbi morti
Trenta rintocchi delle campane nel cimitero a San Giuliano di Puglia (Cb) hanno aperto ieri il Giorno della memoria, la commemorazione dei 27 bambini e della maestra morti nel crollo della scuola Jovine con il terremoto del 31 ottobre 2002. Insieme al sindaco, Luigi Barbieri, c'erano Angelo Borrelli, attuale capo della Protezione civile, e Guido Bertolaso, che lo era all'epoca della tragedia, ora cittadino onorario di San Giuliano. E poi l'assessore della Regione Molise Vincenzo Cotugno, tanti sindaci arrivati dalla Toscana, da Peschiera Borromeo (Milano) e dal Molise, insieme a scolaresche tra cui l'Istituto comprensivo 'Giovanni Paolo II - De Marinis' di Bari. La benedizione delle corone di fiori deposte poi nel parco della Memoria, davanti a uno dei pilastri della Jovine, uno dei momenti più suggestivi. 

"E' un giorno triste, si riflette sull'accaduto e su quello che bisogna fare per aiutare gli altri - ha dichiarato Barbieri -. La presenza di tanta gente, un abbraccio simbolico alla comunità di San Giuliano, ci dà ulteriormente stimolo e forza per portare avanti nei prossimi anni, nelle prossime settimane e mesi, i messaggi che da San Giuliano abbiamo voluto far partire: la prevenzione nelle scuole. La natura non uccide, è l'uomo che costruisce male a uccidere. Tragedie simili non devono accadere, ma per fare questo bisogna lavorare quotidianamente con le coscienze. Ogni cittadino, anche chi non rappresenta le istituzioni, deve cambiare modo di pensare. In questo modo si evitano tragedie simili. Oggi è cresciuta la consapevolezza, però non abbiamo fatto ancora nulla". Il Giorno della memoria è proseguito con una veglia nella chiesa del paese e con la fiaccolata nei luoghi simbolo del dramma: il Parco della memoria (nella foto) dove sorgeva la scuola elementare, il palazzetto dello sport e il cimitero. Una messa solenne ha chiuso le celebrazioni.
01 novembre 2018

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