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La terra non smette di tremare e la scorsa notte notte all'1.35 si è verificata un'altra forte scossa con magnitudo 4.8 con epicentro in provincia di Macerata e avvertita fino a Roma e in Abruzzo. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa ha avuto ipocentro a soli 8,4 km di profondità. L'epicentro è stato localizzato a 2 km di distanza da Pieve Torina; 11-12 km da Visso, Ussita e Camerino; 17 da Preci (Perugia). Gli altri comuni maceratesi in prossimità all'epicentro sono Fiordimonte (3 km), Pievebovigliana (5 km), Monte Cavallo e Muccia (6 km), Fiastra e Serravalle di Chienti (9 km) e Acquacanina (10 km).

Sono 106 i Comuni abruzzesi che hanno denunciato danni ad oggi danni al Cor (Centro operativo regionale), a seguito del sisma del 30 ottobre scorso con epicentro tra Norcia e Preci, per un totale di 12mila segnalazioni, il 60% delle quali registrati nella provincia di Teramo. La stima però è destinata a salire.
Gli edifici di culto danneggiati sono stati 346, le scuole 265 (180 nel Teramano). È quanto emerso nel corso di una riunione operativa convocata dal presidente della giunta regionale, Luciano D'Alfonso, alla quale hanno partecipato assessori e capi dipartimento della Regione. "Obiettivo - ha spiegato il presidente D'Alfonso - è costruire un cronoprogramma lineare e fornire, in tempi brevi, una fotografia reale dei danni subiti dal patrimonio edilizio pubblico e privato, in particolare scuole, ospedali, edifici di culto e case popolari. Per fare ciò, potenzieremo il dipartimento regionale lavori pubblici con altro personale, allestiremo un ufficio ad hoc per la ricostruzione e attiveremo immediatamente convenzioni con i Comuni".

Sono oltre 26mila le persone assistite dalla Protezione civile in seguito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell’Italia centrale il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30 ottobre.
In particolare, sono poco più di 17mila le persone assistite nell’ambito del proprio comune: di queste, oltre 15mila in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, 1.800 invece in strutture alberghiere o agriturismi sul territorio.
Sono, poi, oltre 8mila le persone accolte presso le strutture alberghiere: di queste oltre 7mila sono alloggiate lungo la costa adriatica mentre un migliaio sono quelle alloggiate nelle strutture ricettive individuate in Umbria.
Infine, oltre 900 persone fra Lazio, Marche e Umbria sono assistite in tenda. 
Nelle Marche sono circa 20.500 gli assistiti: circa 12.500 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, meno di dieci in tenda, poco più di 1.000 in strutture ricettive sul territorio e 6.900 negli alberghi della costa.
In Umbria sono oltre 4.300 gli assistiti: circa 2.200 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, oltre 800 in tenda, oltre 300 in strutture ricettive sul territorio e circa 1.000 negli alberghi in altre località della regione.
Nel Lazio sono oltre 800 gli assistiti: 170 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, quasi 100 in tenda, poco più di un centinaio in strutture ricettive sul territorio e poco meno di 500 negli alberghi della costa adriatica.
In Abruzzo, infine, sono oltre 600 gli assistiti, più di 300 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, e quasi 300 in strutture ricettive in ambito comunale e una trentina in hotel sulla costa adriatica. 

 Il rettore dell'Università di Teramo, Luciano D'Amico, ha disposto che tutte le immatricolazioni e le iscrizioni agli anni successivi, la cui scadenza era prevista per il 7 novembre, potranno essere effettuate fino al 30 novembre 2016 senza alcuna indennità di mora aggiuntiva, per venire incontro a chi, negli ultimi giorni, è stato impossibilitato a effettuare i pagamenti. Una mail, a tal proposito, è stata inviata a tutti gli studenti per informarli sulla piena agibilità delle sedi, sulla ripresa dell'attività didattica il 7 novembre e per raccogliere eventuali esigenze a seguito del sisma del 30 ottobre scorso.  03 nov. 2016


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