Non gli piaceva come stava mungendo le pecore, per ciò ha accoltellato il suo datore di lavoro. E' successo ieri sera, nel Teramano, nei pressi dell’ex polveriera dell’Esercito, a Villa Pavone. Ad intervenire è stata la polizia. Tra l’imprenditore agricolo R.S., 39 anni, e un dipendente romeno, S.E.D., di 42 anni, S.E.D., addetto al controllo del gregge, ad un certo momento è scoppiata una lite. Il pastore era impegnato nella mungitura e ha avuto da ridire sul modo, da parte della proprietà, di trattare il bestiame. La discussione all'improvviso è degenerata e il dipendente, stando alla ricostruzione delle forze dell'ordine, ha estratto un coltello con una lama di oltre 7 centimetri e ha colpito l’altro all’avambraccio, all’addome e sotto un’ascella. Quindi si è dato alla fuga: è stato rintracciato nella nottata e trasferito in Questura. E' stato denunciato per lesioni personali aggravate dall'uso dell'arma. Il ferito, invece, è stato trasportato all'ospedale di Teramo: ne avrà per una decina di giorni. 
19 giugno 2018

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