Teramo 07 mar. '14 - Un'odissea quotidiana scendere e salire le scale per raggiungere l'appartamento. Perché non c'é l'ascensore. La storia di Liliana Serafini è la storia di una lunga e inesorabile malattia: la sclerosi laterale amiotrofica. Liliana abita con il marito Tonino in uno stabile Ater a Colleatterrato di Teramo in via Giovanni XXIII. Ogni giorno il marito con il figlio ed un vicino di casa, portano in braccio Liliana per i 4 piani del suo appartamento formando in tre una sorta di sedia umana. In una di queste "scalate" Liliana, donna forte e di coraggio, ha avuto una piccola crisi respiratoria: adesso è ricoverata in rianimazione all'ospedale di Teramo. A marzo 2013 fu protocollata la richiesta dell'ascensore, un diritto per chi è invalido al 100%, un diritto garantito dalla tasse pagate e dalla Costituzione che tutela la salute. Nello stesso condominio di Liliana e Tonino risiedono un altro invalido al 100% e un'altra persona con disabilità al 75%. Finora sono state vane le promesse dell'amministratore unico dell'Ater di Teramo, Marco Pierangeli e le rassicurazione di impegno del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi. Il silenzio della politica regionale e locale, fra maggioranze ed opposizioni, hanno portato all'esasperazione Tonino, la sua famiglia e gli amici. Per questo motivo, in occasione della Festa della Donna, Tonino Serafini, Giancarlo Falconi (il noto blogger de "I due punti") e altri che lo vorranno inizieranno lo sciopero della fame ad oltranza, fino a quando non ci saranno rassicurazione documentate dell'inizio lavori dell'ascensore.

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