GUARDA LE FOTO
Tatuatori e "piercer" nel mirino dei carabinieri del Nas di Pescara che hanno effettuato controlli per stanare forme di abusivismo e violazioni alle normative di settore. Le ispezioni, condotte in tutto l'Abruzzo su circa 20 operatori, hanno comportato sanzioni e chiusure. Due attività, nell'area metropolitana Pescara-Chieti, sono state sospese, su disposizione delle Asl,  poiché facevano tatuaggi senza autorizzazione e parere igienico sanitario. Segnalato per la chiusura dell'esercizio un altro operatore della provincia di Chieti, totalmente sprovvisto di qualifica. Contestate sette violazioni per utilizzo di attrezzature e pigmenti non conformi al codice del consumo. 

Fra gli aspetti su cui si sono soffermati i Nas ci sono il possesso dei requisiti, come la Segnalazione certificata di inizio attività, il parere igienico sanitario della Asl, la scheda cliente e le informazioni che devono essere fornite circa i potenziali rischi per la salute derivanti da tatuaggi e piercing, l'autorizzazione dei genitori di minorenni (14-18 anni), la marcatura Ce di inchiostri e pigmenti, l'utilizzo di mezzi protettivi (mascherine, occhiali, guanti sterilizzati e camici monouso), il corretto smaltimento dei rifiuti sanitari pericolosi e le procedure di sterilizzazione e disinfezione. 17 maggio 2017

@RIPRODUZIONE VIETATA

Condividi l'Articolo

Articoli correlati