GUARDA LE FOTO
Niente caccia a settembre in Abruzzo. Su ricorso del Wwf Italia, infatti, "il Tar Abruzzo ha disposto l'annullamento della delibera regionale numero 515 del 02/08/16 che approvava il calendario venatorio del 2016-2017". I giudici hanno ritenuto che il calendario venatorio varato dalla giunta D’Alfonso sia da sospendere in quanto sussistono condizioni di estrema gravità e urgenza tali da non consentire l’avvio della stagione di caccia almeno per le date previste per il mese di settembre, fino all’esame collegiale del ricorso che è stato fissato per il 28 prossimo. In attesa della trattazione in giudizio, il Tribunale amministrativo regionale ha ritenuto di accogliere la richiesta di misure cautelari, avanzata dal Wwf, per impedire il verificarsi di effetti irreversibili sulla fauna a seguito dell’apertura.

Dichiara Luciano Di Tizio, delegato regionale del Wwf Abruzzo: "Abbiamo dato la possibilità alla giunta D’Alfonso-Pepe di lavorare serenamente nei primi due anni dopo l’insediamento in Regione, con la speranza di vedere finalmente realizzati i doverosi compiti di un pubblico amministratore che deve occuparsi di tutela e gestione della fauna selvatica nell’interesse collettivo e non soltanto a favore della minoranza dei cacciatori: la fauna selvatica è un patrimonio collettivo e non un trastullo per pochi. Purtroppo questo salto di qualità non è avvenuto. I politici di oggi stanno dimostrando lo stesso spregio del nostro patrimonio ambientale già palesato da quelli di ieri. Eppure il Wwf, prima che il calendario venatorio fosse approvato, aveva sottoposto all’attenzione della Regione Abruzzo alcuni punti di modifica che avrebbero potuto ridurre l’impatto ambientale della caccia semplicemente riconducendo il calendario nei limiti imposti dalla normativa e dal parere Ispra! Ma nessuno di essi è stato davvero preso in considerazione".

Aggiunge l’avvocato Michele Pezone, che ha curato il ricorso per il Wwf Italia: "Ancora una volta pone il Tar dell'Aquila in una posizione di avanguardia rispetto ad altri tribunali amministrativi nell'esigere, per la stesura del calendario venatorio, il rispetto delle indicazioni dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale".

"È ora importante–  conclude Claudio Allegrino, coordinatore regionale delle guardie ambientali del Wwf - far rispettare quanto disposto dai giudici del Tar. Almeno a settembre non si potrà andare a caccia. L’azzeramento delle polizie provinciali, che si occupavano in maniera specializzata della vigilanza venatoria, rende più difficili i controlli, ma occorrerà accentuare gli sforzi delle altre forze in campo, a cominciare dal Corpo Forestale dello Stato, e dalle guardie volontarie perché venga imposto il rispetto della legalità".  12 sett. '16


@RIPRODUZIONE VIETATA

Condividi l'Articolo

Articoli correlati