Lanciano (Ch), 29 mag. ’12 – Si telefonava dall’ufficio per ricaricarsi il cellulare, ma è stato scoperto. Era un dipendente della Bt Italia ma operava all’interno della Sevel di Atessa (Ch), lui, telefonista, aveva trovato un sistema per non pagare le ricariche. Chiamate prolungate fino a raggiungere in più chiamate la lunghezza totale di 23 mila e 504 minuti. Un po’ troppo per non essere scoperto dall’azienda. Con rito abbreviato, è stato condannato, con l’accusa di truffa aggravata, dal giudice monocratico di Lanciano a otto mesi di reclusione (pena sospesa). Federico Scardapane,  49enne originario di Napoli, ma residente a Monteodorisio (Ch) è stato anche condannato a risarcire 2.738,23 euro alla Sevel per aver effettuato illecite telefonate nei mesi di novembre e dicembre 2008. 

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