Atessa (Ch) - Infortunio, questa mattina, nello stabilimento Sevel di Atessa. L'incidente si è verificato nel settore Montaggio, presso la postazione fissaggio sedili. "Un increscioso e grave episodio", attaccano in una nota Fim, Uilm e Fismic. L'episodio ha coinvolto un team leader che aveva appena iniziato il proprio turno. "Un lavoratore - spiegano i sindacati nel documento -, mentre svolgeva attività di propria competenza, ha sbattuto violentemente la testa contro un braccio meccanico utilizzato per il montaggio dei sedili". L'uomo, accusato il colpo, è svenuto e si è accasciato al suolo. "E lì è rimasto sdraiato". "Ad accorgersi dell'accaduto - racconta Davide Labbrozzi, segretario provinciale Fiom - sono stati i colleghi che immediatamente hanno dato l'allarme. Ancor prima che scattassero i soccorsi, il responsabile di Ute ha chiesto ai presenti di ignorare l'accaduto, di far finta di non vedere il corpo a terra, e di proseguire nello svolgimento delle proprie mansioni". 

"Nell'attesa dei soccorsi - fanno presente i sindacati - il ciclo produttivo è stato fermato solo per qualche secondo, non tenendo in considerazione quanto successo. I responsabili di produzione hanno ritenuto di riavviare l'attività, costringendo gli addetti a rimettersi all'opera, nonostante il lavoratore incidentato fosse da ostacolo alle operazioni". Il malcapitato, dopo essere stato medicato in azienda, è stato trasportato in ospedale per le cure del caso. La Fiom ha immediatamente proclamato e attuato un'ora di sciopero. "E l'adesione è stata totale. Perché - prosegue Labbrozzi - detto atteggiamento è sintomo di un'azienda che surclassa l'uomo a vantaggio della produzione".  

Le Rsa di Fim, Uilm, Fismic ritengono "inaccettabile la decisione di non fermare la linea per il tempo necessario ai soccorsi. Un fatto da condannare con forza, - ribadiscono - perché lede la dignità dei lavoratori. Auspicavamo - viene sottolineato - che dopo gli ultimi episodi accaduti, la gestione delle emergenze venisse fatta tenendo conto delle persone prima e successivamente della produzione. Ci riserviamo di affrontare la quesitone nel consiglio Rsa per valutare eventuali azioni previste dal contratto". 

"A causa di ritmi di lavoro insostenibili - dice invece Fabio Cocco, Usb - si registrano sempre più incidenti. Abbiamo presentato un esposto alla Asl la settimana scorsa, chiedendo un intervento proprio in merito alla sicurezza nello stabilimento. E l'azienda sanitaria ha interpellato Sevel sulla questione". Fiom torna invece a chiedere "l'avvio di un confronto, necessario per ristabilire il giusto valore della qualità della vita in Sevel". 12 aprile 2017


Serena Giannico


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