Bologna 21 apr. '15 - Era il 21 aprile del 1945 quando a Bologna la Brigata Maiella, le truppe polacche, alleate e i partigiani avevano liberato la città dal nazifascismo. 
Tra i primi ad entrare in città c'erano i ragazzi della Brigata Maiella, formazione partigiana nata quasi due anni prima tra le montagne abruzzesi. E questa mattina alle celebrazioni del 70esimo anniversario c'erano ancora due di quei ragazzi che all'epoca avevano 15 e 19 anni: Ennio Pantaleo di Sulmona e Arnaldo Ettorre di L'Aquila. Con loro anche il comandante partigiano e presidente dell'Anpi Renato Romagnoli; il presidente dell'associazione ex militari dei gruppi di combattimento dell'Esercito italiano di liberazione, Franco Finzi; il vice presidente dell''Unione della Comunità ebraiche italiane', Roberto Jarach e il presidente della 'fondazione Brigata Maiella' Nicola Mattoscio oltre al il figlio del comandante Ettore, l'avvocato Nicola Troilo. 


La cerimonia si è svolta in piazza Nettuno nei pressi della sede del municipio di palazzo D'Accursio, in piazza Maggiore. Nicola Troilo, il padre Ettore fu anche prefetto di Milano subito dopo la guerra, ha ricordato il cammino dei patrioti abruzzesi verso Bologna, cominciando la lotta per la resistenza contro l'invasore nazista in sole 400 persone ed arrivando nel capoluogo emiliano in millecinquecento. 
Un ricordo colmo di commozione e orgoglio per la fierezza e l'eroismo che distinsero gli uomini della Brigata Maiella. Presenti anche il Comune di Sulmona con il gonfalone e il presidente del Consiglio comunale Franco Casciani con una delegazione provinciale dello Spi Cgil dell'Aquila. Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha espresso la gratitudine della città per l'eroico impegno profuso dai patrioti abruzzesi nella liberazione del capoluogo emiliano e per la rinnovata testimonianza di affetto offerta oggi alla Città di Bologna, commemorando quei giorni e confermando un legame profondo con i valori di libertà, giustizia e democrazia, per i quali si batterono, arrivando al sacrificio della propria vita, quanti parteciparono alla lotta di resistenza contro la dittatura fascista e contro l'invasore tedesco. 


A conclusione della giornata i rappresentanti istituzionali, i patrioti e i delegati dello Spi-Cgil hanno deposto un mazzo di fiori ai piedi del monumento che a Bologna ricorda la lotta ed il sacrificio dei patrioti della Brigata Maiella.

(foto Ansa)

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