Un tavolo urgente che coinvolga Regione, Provincia, Comuni ed associazioni, affinché venga bloccato il nuovo/vecchio progetto di estrazione sul lago di Bomba. A richiederlo è il comitato Nuovo Senso Civico che ripercorre le tappe che hanno portato a riesumare il vecchio progetto della Forest Oil per l'estrazione ed il trattamento di idrocarburi. La società per anni ha cercato di realizzare pozzi di gas, con annessa raffineria, a ridosso del lago di Bomba, ma dopo l'incredibile mobilitazione popolare, ricorsi su ricorsi, si era arrivati a sigillare lo stop definitivo al progetto con la bocciatura del Consiglio di Stato. Eppure oggi, con pochi irrilevanti cambiamenti, come società (oggi il progetto è della CMI Energia Spa) e luogo (la raffineria dovrebbe essere spostata da Bomba a Paglieta), tutto riparte daccapo.

"Nuovo Senso Civico - dice l'associazione in una nota -, fedele al suo ruolo di attenta 'sentinella ambientale', scopre sul 'Messaggero' del 25 giugno la pubblicazione dell'avviso pubblico della società CMI Energia Spa nel quale si comunica l'avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per il "Progetto di sviluppo della concessione Colle Santo" (in pratica il vecchio progetto di estrazione della Forest Oil sul Lago di Bomba) con la variante del gasdotto di 21 km. per trasportare il prodotto al nuovo impianto di trattamento che verrebbe ubicato nella zona industriale di Paglieta. Nell'avviso si legge testualmente, attenzione: 'La documentazione depositata è consultabile sul sito web del Ministero dell'Ambiente all'indirizzo www.va.minambiente.it'.
Immediatamente visitiamo il sito indicato ma del progetto nessuna traccia. Mercoledì 29 giugno pubblichiamo sul nostro blog ed inviamo a tutti gli organi di informazione un comunicato-stampa nel quale si mette al corrente l'intera opinione pubblica di questa notizia. Alle ore 7,45 di venerdì 1° luglio - continua Nuovo Senso Civico - inviamo al ministero una Pec nella quale si rileva l'omessa pubblicazione della documentazione e si chiede sia l'accesso agli atti che la nuova indicazione dei termini di presentazione delle osservazioni che sono di 60 giorni dal giorno della pubblicazione. La Pec viene inviata per conoscenza anche all'Anac, l'Autorità anti corruzione. Miracolosamente dopo qualche ora dall'invio della nostra PEC il progetto appare sul sito del Ministero dove  l'indicazione della scadenza di presentazione delle  osservazioni, il 29 agosto 2016, certifica in maniera inequivocabile l'avvenuta pubblicazione solo nella giornata corrente".

"Adesso - sottolinea l'associazione ecologista - non sappiamo se questa, per così dire, falsa partenza abbia dei risvolti di illeggittimità o peggio, sarà chi di dovere ad accertarlo. Quello che adesso chiediamo con forza alla Regione Abruzzo ,e che ufficializzeremo alla stessa lunedì, è che convochi immediatamente un tavolo al quale siano invitati oltre alla Provincia ed ai Comuni interessati dal progetto (Bomba, Perano, Roccascalegna, Atessa, Pennadomo, Torricella Peligna, Colledimezzo, Altino, Villa Santa Maria, Archi, Bomba e Paglieta) anche tutti i portatori di interesse comprese le Associazioni durante il quale si pianifichi fin nei dettagli l'operazione per bloccare definitivamente questo progetto".

"E' inaudito - viene fatto presente - che si sia potuti arrivare a tanto dopo che, ripetiamo, praticamente lo stesso progetto è già stato non solo bocciato in pieno a tutti i livelli amministrativi e giuridici ma anche osteggiato duramente dall'intera popolazione interessata. L'Abruzzo - conclude Nuovo Senso Civico - non merita un trattamento del genere ma soprattutto merita istituzioni che sappiano difenderlo adeguatamente da chi lo offende in un modo così sfacciato".

4 luglio '16

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