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"BUTTATO fuori dalla porta, tenta di rientrare dalla finestra il vecchio progetto della Forest Oil per l'estrazione e il trattamento di idrocarburi". La denuncia riparte da Legambiente Abruzzo. E infatti accade che dopo una lunga trafila di ricorsi e battaglie, quando il pericolo sembrava scampato, è bastato cambiare società e luogo e come per magia tutto è ripartito daccapo. La storia vecchia ha come protagonista la Forest Oil, società che per anni ha cercato di realizzare pozzi di gas, con annessa raffineria, a ridosso del lago di Bomba.

"Un vecchio progetto  quello che prevedeva lo sviluppo di un  campo gas con perforazioni e messa in produzione di cinque pozzi a Monte Pallano  con realizzazione di un impianto per il trattamento del gas estratto nel comune di Bomba - dice Legambiente -. Poi la sonora bocciatura del Consiglio di Stato, ottenuta grazie alla lotta dei cittadini che ne hanno bloccato la realizzazione dell'infausta opera". Ora il progetto torna in auge. "Si rimette in gioco cambiando il luogo per la realizzazione dell’impianto di trattamento, spostato da Bomba a Paglieta. Per Legambiente gli interrogativi che sorgono in questa opera fotocopia sono gli stessi della prima, con l’aggravante che qui ci troviamo su un territorio, come  quello di Paglieta, fortemente antropizzato  con un’urbanizzazione diffusa tra attività industriale e agricoltura. La Val di Sangro per il ruolo che riveste nel panorama regionale e nazionale  ha bisogno di progetti che guardino al futuro come un grande laboratorio che  metta al centro l’ innovazione energetica  lasciando alle spalle  tecnologie ormai superate. Puntando su una nuova  pianificazione  attraverso la realizzazione di politiche energetiche al passo con i tempi: rinnovabili  e autoproduzione". 

L’associazione fa riferimento ad un annuncio pubblicato il 25 giugno scorso dove si legge: "La società CMI Energia Spa con sede legale a Roma, comunica di aver presentato in data 24.06.2016 al ministero dell’Ambiente istanza per l’avvio della procedura di Valutazione di impatto ambientale del Progetto di sviluppo concessione 'Colle Santo'. Il progetto è localizzato in Abruzzo nei Comuni di Bomba, Archi, Roccascalegna, Torricella Peligna, Pennadomo, Villa Santa Maria, Atessa, Colledimezzo, Altino, Perano, Paglieta e prevede la messa in produzione del giacimento di gas naturale 'Colle Santo' ubicato in Abruzzo, provincia di Chieti. Il piano di produzione prevede la costruzione di un gasdotto di circa 21 km, di una centrale di trattamento gas nell’area industriale del comune di Paglieta su una estensione di circa 3 ettari, la messa in produzione dei pozzi esistenti Monte Pallano 1 e 2 ubicati in una postazione di estensione pari a circa 1 ettaro nel comune di Bomba e la perforazione di ulteriori 2-3 pozzi di sviluppo a partire dalla medesima postazione”. La società ha specificato che non si prevedono impatti significativi sull’ambiente. Il procedimento di Via comprende la valutazione di incidenza in quanto il progetto interferisce con le seguenti aree afferenti alla rete Natura 2000: SIC (Sito di Interesse Comunitario) Lago di Serranella e Colline di Guarenna; SIC Bosco di Mozzagrogna (Sangro)”

"La sfida è diversa dal passato - dichiara Luzio Nelli, presidente del circolo Legambiente di Paglieta -, l’obiettivo che occorre porsi è di aiutare tutti coloro che riescono ad autoprodurre l'energia elettrica e termica di cui hanno bisogno, di spingere i progetti che permettono a famiglie, condomini, distretti di imprese, aziende, utenze distribuite di ridurre gli approvvigionamenti dalla rete o, addirittura, diventare indipendenti,attraverso moderni impianti da fonti rinnovabili integrati con misure di efficienza energetica. Legambiente - continua Nelli - darà battaglia e chiamerà alla mobilitazione i cittadini della Val di Sangro per fermare il vecchio e puntare verso un nuovo modello energetico pulito e sicuro". 

E a breve verranno convocate le prime assemblee pubbliche sulla vicenda, promosse dal comitato "Gestione partecipata del territorio" di Bomba, presieduto da Massimo Colonna, in collaborazione con Legambiente e Wwf. Incontri che si terranno a Paglieta e a Bomba, per informare i cittadini e concordare le strategie da attuare per portare avanti, ancora una volta, l'ennesima battaglia.

1 luglio '16

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