Lanciano (Chieti) 19 ott. '13 - Non si placano le polemiche incandescenti che da più giorni investono il presidente della Sasi, Domenico Scutti. Dopo essere stato duramente attaccato nella giornata di ieri dalle rappresentanti del coordinamento dei sindaci del centro destra, Tiziana Magnacca e Patrizia De Santis, rispettivamente primi cittadini di San Salvo e Castel Frentano, oggi subisce il pesante affondo del deputato Fabrizio Di Stefano (Pdl) che affida ad un comunicato stampa tutto il suo dissenso sull'operato del presidente: "Scutti - dice Di Stefano nella nota - o "ci fa" o "ci è". Se "ci fa" è in mala fede, perché interpreta la norma a suo piacimento, sostituendosi all'organo deputato a giudicare il risultato del voto dell'assemblea, inoltre ammettendo il fatto che anche lui ha dubbi sul bilancio 2010 e conseguentemente anche su quelli precedenti, ma li ha approvati lo stesso per spirito di partito: si rimarcano, dunque, ancora di più le gravissime responsabilità del Partito democratico in questa vicenda. Se "ci è" è preoccupante che un ente così importante sia stato affidato nelle mani di chi non si rende neanche conto della gravità di quello che dice. Noi andremo avanti fino in fondo e vogliamo capire cos'altro effettivamente nasconde Scutti. Perché questo suo atteggiamento ci fa sorgere dubbi che egli non voglia che qualcuno vada a verificare altro all'interno della Sasi. Mi riferisco ad esempio ad incarichi, consulenze, ed altro ancora. Ma l'aspetto che è politicamente più assordante, è il silenzio di tutto il partito democratico, dal mio collega Legnini e scendere, ad arrivare fino ai sindaci Pedullà e Lapenna"


Stefano Suriani

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