Lanciano (Ch) 09 ott. '13 - Ci sono voluti due mesi e mezzo per confermare sulla poltrona di presidente a Domenico Scutti (Pd). Invece consiglieri sono stati eletti Brunella Tarantini, dipendente del Comune di Lanciano, e Patrizio D'Ercole, ex presidente dell'Isi, società al momento proprietaria delle reti idriche. Il consiglio d'amministrazione della Sasi, Società che gestisce il servizio idrico integrato, è stato rieletto, qualche giorno fa, dall'assemblea dei sindaci, che sono soci dell'ente. Per settimane si è parlato del tentativo di centrodestra e centrosinistra di arrivare ad un'intesa. Ma l'accordo non c'è stato e il tentativo di arrivare al voto con una lista unica è naufragato davanti agli interessi dei partiti. E poi c'era la spending review: la Regione nei giorni scorsi aveva indicato di votare un presidente esterno, che viene pagato, e un cda costituito da funzionari comunali, che non prendono compensi per l'incarico ricoperto. Favorevoli a questa procedura sia il centrosinistra che un'agguerrita Udc. Il centrodestra, invece, ha mostrato la propria contrarietà. Per ciò sono state presentate tre liste per scegliere il "nuovo" cda: la prima dell'Udc con a capo Vincenzo Palmerio, componente del consiglio d'amministrazione uscente, Enzo Menna ed Egidio Iezzi. La lista numero due è stata quella del Pd, con Domenico Scutti, Brunella Tarantini e Marcello Vincenzo. La lista numero tre del Pdl con Patrizio D'Ercole, Antonio Remossi e Silvia Torricella. Nella prima votazione è stata fatta fuori l'Udc. Alla seconda votazione 37 voti sono andati al centrosinistra e 18 al centrodestra che ha così infilato un proprio rappresentante nel cda. Scutti, come da copione, è stato poi nominato presidente con 42 quote. Tarantini è entrata nel cda con 21,5 quote, mentre Patrizio D'Ercole con 19. Ma D'Ercole è eleggibie dato che non è dipendente comunale? Questo il problema posto che dovrà essere risolto. Secondo il centrodestra è tutto a posto dato che D'Ercole non percepirà soldi. Infine è stato rinnovato il collegio dei revisori: presidente Francesca Simone, poi Guido Berardi e Simone Fontana.

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