Orsogna (Chieti) 06 nov. '13 - Un grave guasto alla rete idrica ha lasciato a secco il Comune di Orsogna, scatenando l'indignazione del sindaco Alessandro D'Alessandro che lamenta  come "il Comune non è stato preventivamente informato dalla società Sasi, che gestisce il servizio idrico". Il primo cittadino è stato successivamente avvisato del fatto che il guasto ha interessato anche gli altri comuni serviti dalla linea dell' Avello: Guardiagrele, Filetto, San Martino, Casacanditella e Pennapiedimonte.
"Ci è stato riferito - spiega D'Alessandro - che l'interruzione dell'erogazione idrica è dovuta ad un problema tecnico che ha interessato le condutture gestite dall' Aca, che non hanno più rifornito la linea dell'Avello con la portata d'acqua prevista da una convenzione tra le due società. La sintesi è che ci siamo tutti ritrovati senza acqua, non sappiamo quando il problema sarà risolto e vi sono disagi enormi per le famiglie, le aziende, le scuole, la casa di riposo e gli altri servizi di pubblica utilità". Sembra un problema che si ripropone periodicamente, tant' è che era già stato in precedenza fissato per domani, 7 novembre, un incontro con il presidente della Sasi, Domenico Scutti, e gli altri sindaci dei Comuni serviti dalla linea dell'Avello. L'incontro è stato fortemente richiesto dal Comitato civico di Guardiagrele, dove è venuta a mancare l'acqua per tutte le giornate di sabato e lunedì. L'intento è quello di diffidare la Sasi Spa che deve riattivare il normale ciclo idrico, al fine di garantire non solo una normale portata d'erogazione, ma anche la buona qualità dell'acqua stessa, ad oggi contaminata da infiltrazioni esterne alla rete idrica. Viene ricordato come su 100 litri al secondo necessari, ne vengono erogati solo 50, di cui 35 dall'Aca e appena 15 dalla Sasi: una carenza a cui vanno ad aggiungersi ulteriori perdite lungo le condotte non soggette ad adeguate manutenzioni. Nel testo della diffida preparata dal Comitato civico di Guardiagrele inoltre si legge: "Appare evidente la palese violazone non soltanto dell'obbligazione contrattuale ma anche della Carta del servizio. La stessa Carta  del servizio che prevedeva una procedura d'emergenza mai realmente o completamente entrata in funzione".



Azzurra Caldi

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