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Daniela Aiuto, europarlamentare del Movimento 5 stelle deputata al Parlamento europeo alla commissione Trasporti e Turismo, esprime il suo giudizio sulla fusione tra Arpa, Sangritana e Gtm che andranno a formare la società di trasporti unica regionale: "In queste ore in Abruzzo l'argomento più "caldo" è quello che riguarda la fusione delle tre aziende pubbliche per il trasporto su gomma, ossia Arpa, Sangritana e Gtm. Fusione che, sulla carta, nasce con le migliori intenzioni possibili, ossia perseguire il risparmio per le casse regionali, accorpando determinati servizi, riducendo da tre ad uno i Cda aziendali, ottimizzare i risultati ed offrire un servizio migliore alla collettività. Sulla carta, appunto". 


"Il Movimento 5 Stelle, avendo a cuore sia il risparmio che l'ottimizzazione dei servizi per il cittadino, si è mostrato favorevole a tale iniziativa, inserendola finanche nel programma elettorale per le elezioni regionali. Tuttavia, il nostro interesse per la tutela del cittadino e per la lotta agli sprechi, non significa che siamo disposti a "chiudere gli occhi" di fronte ai tanti, troppi, punti interrogativi che, di giorno in giorno, si stanno presentando in riferimento a questa iniziativa. Infatti, come ho più volte evidenziato personalmente, in qualità di membro della commissione Trasporti e Turismo al Parlamento Europeo, ma come ha anche sottolineato la nostra portavoce capogruppo in Regione Sara Marcozzi, manca parecchia chiarezza su questa fusione. I dubbi principali nascono da alcuni fattori, che riporto brevemente: - la fusione per incorporazione prevede un sostanziale accorpamento all'Arpa, l'ente che più trarrà giovamento dall'operazione, trovandosi con una forte passività - l'ultimo bilancio disponibile è aggiornato al 31/12/2013 -, delle altre due aziende che sono invece "sane" dal punto di vista del bilancio; - è vero che i Cda passeranno da tre ad uno. Questo porta a pensare che il nostro governatore, che "sapientemente" ha conservato per sé la delega ai trasporti, avrà carta bianca per nominare un unico centro di potere che dipenderà da lui come un figlio da sua madre; - ci piacerebbe conoscere nel dettaglio il piano aziendale di assetto della nuova società unica, per valutare se sono state poste in essere tutte le misure atte ad eliminare le cause del forte indebitamento dell'azienda Arpa (in particolare, gli enormi costi di esternalizzazione dei servizi di manutenzione, gli "affitti d'oro" delle varie sedi, etc.). In alternativa, verrebbe da pensare che intanto si sta "correndo" per attuare la prima parte della fusione, ossia quella relativa ai bilanci, in modo da dare "respiro" all'Arpa, versando nelle sue casse denaro "fresco" proveniente dalle altre due aziende, e consentirgli di riottenere facilmente credito presso gli istituti bancari; - capitolo lavoratori: nel disegno di legge proposto dal centro-sinistra, si rassicura che saranno garantiti i diritti di tutti i lavoratori dell'Arpa e delle altre aziende che entreranno nel nuovo soggetto societario. Ma con quali modalità? Oggi sappiamo che i lavoratori dell'Arpa, ad esempio, fanno largo uso dello straordinario, a causa di carenza di personale. Una volta avvenuta la fusione, il personale delle altre due aziende dovrebbe essere utilizzato per coprire le carenze già in essere. L'auspicio é quello di vedere tutelati per tutti i lavoratori i livelli contrattuali giá in essere, augurandoci che non vi siano esuberi di personale e conseguenti licenziamenti. Sono pertanto leciti i dubbi dei tanti dipendenti di Sangritana e Gtm che non vedono chiarezza nel loro futuro, e sono comprensibili le approvazioni dei dipendenti Arpa, che vedono nell'operazione uno spiraglio per garantire il proseguimento dei loro contratti, oggi in bilico a causa del precario bilancio societario. Ma per noi i lavoratori sono tutti uguali e tutti ugualmente da tutelare!! - per il cittadino-utente finale, non ci saranno agevolazioni nelle tariffe, che dovrebbero rimanere invariate. Tuttavia, sappiamo che potrebbe profilarsi dal 2016 la possibilità - a causa del principio di reciprocità fortemente promosso dall'UE e che noi cercheremo di arginare e scongiurare -  dell'apertura del mercato del trasporto regionale su gomma anche a ditte estere, molto concorrenziali - cosa, per altro, già avvenuta in altre regioni italiane come la Toscana".


"La Regione Abruzzo, che con questa operazione ben intende, infatti, tentare di arginare tale concorrenza, ha pensato anche al destino delle tante - si parla di una cinquantina - aziende di trasporto su gomma private che operano in Regione? Quale contraccolpo subiranno a seguito della fusione? Auspichiamo, pertanto che nella generale riforma dei trasporti regionali, di cui questa operazione di fusione è un primo importante passo, siano coinvolti anche i privati che garantiscono comunque un importante servizio alla collettività. Noi ci preoccupiamo anche di questi lavoratori perché, lo ripetiamo, i lavoratori sono tutti uguali!! - Trattandosi di un'operazione di concentrazione, ossia di fusione tra più imprese, ci chiediamo se l'autorità garante della concorrenza e del mercato sia stata messa a conoscenza di tale operazione. Qualora così non fosse, vorremmo sapere se l'autorità ritenga - come nel caso della fusione delle società di trasporto pubblico in Emilia Romagna, che hanno dato vita alla TPER Spa -  che vi sia l'obbligo di comunicazione preventiva - ai sensi dell'articolo 16, comma 1, della legge n. 287/90 - ed entro quali termini di tempo ed entro quale fase della procedura di fusione si debba procedere a tale comunicazione. - In tal caso, inoltre, chiediamo di conoscere, non appena disponibile, la valutazione dell'operazione da parte dell'Agcm e, in particolare, di sapere se: la detta operazione sia regolare e non costituisca un'alterazione della libera concorrenza e del mercato del trasporto regionale in Abruzzo; la detta operazione costituisca la costituzione, il rafforzamento o l'abuso di una posizione dominante sui mercati interessati; i trasferimenti dei contratti di gestione dei servizi nell'ambito della fusione rispettino le normative europee e nazionali vigenti in materia di concessioni e appalti pubblici; siano rispettati tutti i principi sanciti dal trattato sul funzionamento dell'Unione Europea". 


"Per questi ed altri motivi, auspichiamo chiarezza immediata da parte del governatore Luciano D'Alfonso, certi che saprà fugare i nostri dubbi che, come è lecito, ci poniamo da cittadini e da portavoce degli interessi e del benessere di tutti gli abruzzesi". 05 dicembre '14

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