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DIVIETI di balneazione malmessi, non visibili o inesistenti, sulle spiagge della regione, nei tratti in cui le acque non sono delle migliori e nelle quali non si dovrebbe fare il bagno. Torna sulla questione il Forum Acqua Abruzzo che ricorda agli amministratori comunali "il sacrosanto diritto all'informazione del pubblico" che è anche "principio di civiltà nonché presidio di tutela della salute pubblica". Augusto De Sanctis, del Forum Acqua, dopo i blitz delle scorse settimane, è tornato a ispezionare alcune località costiere, in particolare Ortona e San Vito Chietino: in quest'ultimo centro infuriano le polemiche sulla qualità delle acque e sono scattate anche denunce.
"Ricordiamo - dice De Sanctis - che ad Ortona, in altri tratti monitorati qualche settimana fa, i divieti di balneazione erano comparsi solo a seguito di una nostra denuncia alla Procura.
Al Lido Riccio di Ortona, nei principali accessi alle spiagge, abbiamo trovato due grandi cartelli che si riferiscono alla bandiera Blu 2013. Non ci pare di dover aggiungere!
Proseguiamo verso sud spostandoci al confine tra Ortona e San Vito Chietino. Il fosso Cintioni fa da confine.
Come si noterà dalla mappa scaricata dal Portale Acque del ministero della Salute abbiamo i seguenti tratti da nord a sud:
- Ortona "50 metri a nord del Fosso Cintioni": aperto alla balneazione e attualmente balneabile, anche se a giugno ha avuto un divieto temporaneo per qualche giorno;
 - foce del fosso Cintioni: escluso sempre alla balneazione per 50 metri a nord (Ortona) e sud (San Vito) essendo una foce fluviale;
- San Vito "50 metri a Sud Fosso Cintioni": divieto di balneazione per tutto il 2016 perché classificato in categoria "scarsa" da 5 anni;
- San Vito "100 metri a Nord della foce del fiume Feltrino": divieto di balneazione per tutto il 2016 perché classificato in categoria "scarsa" da 5 anni;
-foce del fiume Feltrino: escluso sempre alla balneazione essendo una foce fluviale". Fin qui le carte.


"Vediamo cosa abbiamo trovato - afferma De Sanctis -. Da nord si arriva in spiaggia passando per un sottopasso della vecchia ferrovia. Sul sottopasso lato monte diversi cartelli ben visibili ma niente sulla balneazione. Invece a sinistra, dietro l'arco, troviamo un cartello del Comune di Ortona relativo al tratto "50 mt Nord Fosso Cintioni" (quello aperto alla balneazione per intenderci) con sopra attaccato un foglio di carta (sic!) indicante un divieto "Fosso Cintioni - 50 metri a nord" (stesse parole ma con sequenza diversa).
Se pure un attentissimo bagnante facesse caso a questo cartello rimarrebbe interdetto: il divieto si riferisce a quello generale alla foce oppure al tratto appena più a nord che praticamente ha lo stesso nome? Qui aggiungiamo: la Regione non può cambiargli nome per evitare equivoci?
In ogni caso, vista la posizione e il colore, noi abbiamo notato questo cartello solo tornando indietro dalla spiaggia per cui se fossimo stati dei bagnanti l'amletico dubbio ci sarebbe venuto solo a bagno fatto... per carità, per nostra disattenzione!
Attraversato il sottopasso ci siamo addentrati sulla spiaggia verso sud, comune di San Vito Chietino. Qui a pochi metri effettivamente troviamo un cartello di divieto abbastanza visibile. Non riporta alcuna indicazione immediata del tratto a cui si riferisce per cui diamo per scontato, vista la posizione sul fosso, che si tratta del divieto generale previsto per tutte le foci fluviali.
Proseguiamo verso sud entrando finalmente nel tratto denominato "50 metri a Sud Fosso Cintioni" (come detto chiuso alla balneazione per tutto il 2016). Nessun cartello. Tante persone, compresi bambini, a fare il bagno.
Continuiamo entrando nel tratto successivo "100 metri a Nord della Foce del fiume Feltrino", anche questo con divieto per il 2016. C'è pure uno stabilimento balneare. Nessun cartello anche qui.
Incontriamo un addetto del Comune intento nel recupero di una tartaruga spiaggiata, Ci dice che i cartelli ci sono dall'altro lato, venendo da sud, sulla strada.
Ci rechiamo sul posto e sul ponte sul Feltrino troviamo, in mezzo ad una selva di cartelli di ogni tipo, un cartello di Divieto di Balneazione ma anche in questo caso non ci sono riferimenti immediati a quale tratto si riferisce. Poiché è sopra il Feltrino diamo per scontato trattarsi del divieto che si riferisce alla foce del fiume (cioè quello con il divieto generale) e non al tratto a nord".


"Riepilogando:
a) ad Ortona Lido Riccio ci sono cartelli fuorvianti;
b) ad Ortona, nord fosso Cintioni, ci sono cartelli fuorvianti;
c) a San Vito Chietino, per quello che abbiamo potuto vedere, mancano i cartelli di divieto in due tratti chiusi nel 2016 alla balneazione nonché i cartelli relativi alla classificazione delle acque in categoria "scarsa" dei due tratti e le spiegazioni sulle criticità presenti.
Ovviamente ieri nei tratti in questione, vietati, c'erano tanti turisti, bambini compresi, a fare il bagno". 08 luglio 2016


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