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Villette a schiera, anche di lusso, ma senza fogne. E così stamattina, a San Vito Chietino, sono scattati i sequestri. Le abitazioni, finite nel mirino della magistratura, si trovano in località Borgo di Gualdo e ci vivono 52 famiglie. Luogo splendido, sì, ma con scarichi abusivi e non a norma. E il gip di Lanciano, Massimo Canosa, ha disposto il sequestro di 2 pozzi fognari su 3 del residence con l'intento di bloccare un illecito che pare vada avanti da anni. Il provvedimento è stato chiesto dal procuratore Mirvana Di Serio a seguito di accertamenti dei carabinieri forestali di Lanciano, diretti dal maresciallo Massimiliano Borelli. Indagati per inquinamento e reati ambientali, l’ingegnere Alfredo Di Nardo, noto costruttore e legale rappresentante della società Polycenter, e la figlia Teresa Di Nardo, come tecnico progettista, per una variante del 2015. Sono assistiti dall’avvocato Alberto Paone. 

Non esistono le reti fognarie, dunque, anche se i primi interventi risalgono al 2001. Gli scarichi, qualora fossero stati realizzati, sarebbero costati 250 mila euro. E così nulla. Nel 2014 dal Comune è partito un esposto e pare che anche diversi proprietari dei villini, costati anche 300mila euro, si siano ripetutamente lamentati e abbiano presentato denunce, anche perché è capitato che si siano ritrovati con case e garage allagati... da liquami. Nella zona, tra l'altro, sono stati scovati illeciti by pass tra la conduttura di acque bianche e quelle nere con una commistione di reflui che confluivano nei pozzi senza depurazione. In alcuni prelievi fatti a giugno sono state trovate anche sostanze pericolose, tra cui idrocarburi e batteri fecali, che superano i vari limiti di legge fino a 200 volte. I pozzi poi disperdono reflui con infiltrazioni nel suolo e sottosuolo. Sul posto anche Arta e Sasi, per ulteriori verifiche. 31 ottobre 2017

Foto Andrea Franco Colacioppo
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