San Salvo (Ch) - "Contro un governo sordo alle richieste della comunità e cieco rispetto alla realtà": da qui la protesta e la marcia, contro l'arrivo di nuovi migranti, del sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, scattata dopo una conferenza stampa alla quale hanno partecipato diversi sindaci del territorio, imprenditori e commercianti, consiglieri comunali, i rappresentanti vastesi di Casapound e Forza Nuova. L'iniziativa è stata organizzata davanti alla struttura che dovrà accogliere i 50 migranti, l'ex albergo Miraverde, alle porte di San Salvo. Nessuna forma di razzismo - è stato puntualizzato - ma la consapevolezza che chi fugge dall'Africa "non può essere aiutato con la semplice ospitalità e che questo fenomeno sta oramai esplodendo con possibili forti tensioni sociali". 

"Il progetto ospitalità attuato dal governo nazionale - dichiara il sindaco Magnacca - è fuori da ogni controllo. Non è più un'emergenza, ma è diventato un fenomeno strutturale. Quella di questa mattina non è una protesta contro queste persone che meritano tutto il nostro rispetto, ma dobbiamo far capire che non basta partire dai loro Paesi per essere accolti e poi cosa accade gli troviamo anche il lavoro, che non possiamo assicurare nemmeno ai nostri concittadini?" Per il sindaco di San Salvo - al suo fianco in fascia tricolore gli amministratori comunali di Cupello, Castiglione Messer Marino, Monteodorisio, Casalanguida, Casalbordino e Villafonsina - si tratta di migranti economici. "Per quanto tempo ancora - domanda - dobbiamo pagare le tasse per questo che è diventato un costo sociale elevato e non più sostenibile?" Magnacca ha ribadito di non essere contro i migranti né contro il prefetto di Chieti, Antonio Corona, "che fa solo il suo dovere di uomo dello Stato", ma "siamo contro il governo che consente di ospitare persone che poi ciondolano per intere giornate nelle nostre città". 15 luglio 2017

Foto Ansa: la protesta dei sindaci a San Salvo
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