San Salvo (Chieti) 14 ago. '12 - Ammazzata in casa con circa 10 coltellate. Omicidio nella notte in pieno centro abitato a San Salvo in via Fedro. In un tentativo di rapina - è quanto suppongono al momento gli investigatori - è stata uccisa Albina Paganelli, 69 anni, pensionata. Le grida della donna sono state udite verso le 3 da un vicino che ha chiamato i carabinieri. I militari una volta giunti sul posto hanno trovato la vittima esanime in una pozza di sangue e con ferite da arma da taglio al fianco destro. Inutili i tentativi di soccorso e l'arrivo dell'ambulanza del 118. La donna, da tempo separata e con una figlia, viveva da sola, ed era molto conosciuta a San Salvo. Il pubblico ministero Enrica Medori, sostituto procuratore del tribunale di Vasto, ha predisposto l'autopsia. Verrà eseguita giovedì mattina, 16 agosto, presso l'obitorio dell'ospedale San Pio di Vasto da Pietro Falco, direttore del servizio di medicina legale dell'Asl Lanciano-Vasto-Chieti, che stamane ha già effettuato una prima ricognizione cadaverica nell'abitazione della vittima. "Non meno di una decina di colpi - ha dichiarato all'uscita dell'abitazione l'anatomopatologo - sono stati inferti sulla donna nella zona dell'emitorace sinistro. Quasi sicuramente l'omicida ha usato la mano destra". La malcapitata era in una stanza poco dopo l'ingresso, vicino a un divano letto vestita con un pantalone nero e una canotta fiorata. Non avrebbe opposto resistenza al suo killer. L'appartamento era a soqquadro anche per uno stile di vita molto stravagante, come hanno commentato alcuni vicini che la vedevano raccogliere ogni genere di oggetto per strada. Sembra che prestasse denaro e più di una volta si sarebbe lamentata che non riusciva a recuperare i suoi crediti. Sul luogo del delitto è giunto, oltre al sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, il comandante provinciale dei carabinieri, Giuseppe Cavallari, che ha dichiarato: "Abbiamo rinvenuto qualcosa che, all'esito dell'esame autoptico, potrebbe essere compatibile con l'arma del delitto". In caserma sono stati ascoltate alcune persone con elementi ritenuti dagli inquirenti molto interessanti.

 

Stefano Suriani

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