Quel profumo che saliva dalla cucina del vicino lo ha inguaiato per davvero. Lo scorso 4 giugno era uscito di casa per pochi minuti, il tempo di prendere una salsiccia appena cotta da un suo dirimpettaio, ma al momento del rientro è stato notato da una pattuglia di carabinieri che lo ha arrestato con l'accusa di evasione dagli arresti domiciliari. Protagonista della vicenda un uomo di Ortona (Chieti), Marco Gentile, 63 anni, condannato, per questa vicenda, dal giudice monocratico del Tribunale di Chieti, Andrea Di Berardino, a un anno e due mesi di reclusione. Il pm Simonetta Aleo aveva chiesto otto mesi. Insomma, salsiccia galeotta.

Il difensore, Rocco Giancristofaro, nella sua arringa ha evidenziato che l'uomo sta scontando sei anni ai domiciliari per reati contro il patrimonio, che fruisce di due ore di permesso al giorno, che mai si era allontanato da casa e che quel giorno non era certo sua intenzione andare via: era sceso, una manciata di minuti, solo per prendere una salsiccia. Lo stesso Gentile, nelle dichiarazioni spontanee, ha detto di non essersi allontanato per più di venti metri dal portone della propria abitazione. Contro la sentenza è stato annunciato ricorso in appello. Nel frattempo al sentenza è stata trasmessa al Tribunale di Sorveglianza dell'Aquila per le determinazioni di competenza: non è da escludere che Gentile possa passare dai domiciliari al carcere per continuare a scontare la pena. 18 marzo 2017

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