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Ucciso da un albero che gli è crollato addosso. L'infortunio mortale si è verificato questa mattina a Roccascalegna (Ch) poco prima delle 11. Daniele Zinni, 49 anni, operaio alla Sangromeccanica e precedentemente alla Pelliconi, vedendo la giornata di sole, è uscito da casa, che si trova in contrada San Buono a Roccascalegna, per andare ad abbattere delle piante su un terreno di proprietà, situato in località Il Feudo e distante alcune centinaia di metri dalla propria abitazione. E' arrivato sul posto con il trattore e con il padre Antonio. I due uomini erano probabilmente intenzionati a fare scorta di legna. 

Il podere, costeggiato da una mulattiera, si trova in una zona impervia, tra ulivi e biancospini in fiore, non lontano dal bosco. Padre e figlio si sono messi al lavoro, con le motoseghe, in una macchia di vegetazione. Stavano abbattendo alcune querce: di una di esse hanno tagliato buona parte del tronco; poi l'hanno legata al trattore per tirarla e farla cadere. Daniele Zinni è salito sul mezzo agricolo e l'albero, nel frattempo, si è spezzato, finendogli addosso, travolgendolo.

Lo ha colpito sulla testa, ammazzandolo. Il padre, sconvolto, assieme ad altri conoscenti che erano in campagna, ha dato l'allarme. In breve in zona è atterrata l'eliambulanza del 118, ma per il malcapitato non c'era già più niente da fa fare. Inutili tutti i soccorsi. Era già morto. Sul posto i carabinieri di Casoli e della compagnia di Lanciano, per i rilievi di legge, per ricostruire il letale incidente. La salma è stata trasportata in obitorio a Casoli, in attesa di disposizioni della Procura di Lanciano.

“Era un buon uomo e un gran lavoratore -, afferma il sindaco di Roccascalegna, Domenico Giangiordano -. Questo è un momento tremendo per il paese: è il quarto lutto in pochi giorni. Un dramma dietro l'altro". E Antonella, un'amica di famiglia: “Una tragedia immane – dice -. Un dolore indescrivibile. Lui lascia la moglie Luisa e una figlia, Tatiana, appena 15enne”. 
 11 marzo 2018 

Se. Gian.

Nella foto in alto, scattata da Andrea Franco Colacioppo, il luogo della tragedia e la quercia che ha ucciso Daniele Zinni. In basso la vittima

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