Roccaraso (L'Aquila), 23 dic. '13 - Un Natale di protesta quello che vivranno i dipendenti delle sette società che gestiscono gli impianti sciistici del comprensorio di Roccaraso che hanno proclamato uno sciopero a per il 25 e 26 dicembre dove terranno fermi per ben due giorni gli impianti sciistici del comprensorio più grande del centro Italia, quello dell'Alto Sangro in Abruzzo. I dipendenti hanno preso una decisione del genere per protestare contro i mancati fondi da parte della Regione, per l'innevamento programmato, attesi da due anni. Senza quest'aiuto secondo loro sono a rischio chiusura oltre 100 chilometri di piste e in pericolo 300 posti di lavoro diretti. Bonaventura Margadonna, presidente del consorzio SkiPass Alto Sangro,  interviene sulla questione ed in un comunicato afferma che: "I danni provocati dallo sciopero sono immensi, ma le motivazioni della protesta sono assolutamente fondate e condivisibili. Gli operai, probabilmente, si sono accorti prima di noi di questa situazione, ma è fondamentale fare fronte comune contro la lentezza e la pesantezza della burocrazia, che mette a rischio un percorso virtuoso costruito in anni di attività". Margadonna tiene comunque a sottolineare che, anche se la protesta verrà confermata, "le piste sono pienamente fruibili e dal 27 dicembre i servizi saranno garantiti con la qualità di sempre. Ogni anno ci ritroviamo nella stessa situazione e le sette società che fanno parte del consorzio si adoperano, spinte da un grande senso del dovere, per organizzare al meglio le stazioni. A causa delle condizioni degli ultimi giorni, ad esempio, abbiamo provveduto a spostare la neve con mezzi meccanici, per garantire l'assoluta fruibilità delle piste. Nonostante le difficoltà si va avanti con orgoglio, per offrire prodotti conosciuti da tutti per la loro qualità indiscussa. Le società che fanno parte del consorzio sono società sane, senza debiti, che oramai da anni – sottolinea il presidente – vanno avanti in modo egregio, basandosi sulle proprie forze. Come ogni anno noi siamo pronti a dare il miglior prodotto che da sempre ci qualifica, ma è arrivato il momento di fare fronte comune e di attuare tutte le azioni possibili, perché ad essere a rischio non sono solo centinaia di posti di lavoro, ma uno dei fiori all'occhiello dell'Abruzzo". Intanto è in corso in queste ore, a Castel di Sangro (L’Aquila), una riunione della Dmc (Destination Management Company) del comprensorio per tratteggiare i contorni della questione, non solo in relazione allo sciopero, ma anche per valutare le prospettive future alla luce della situazione attuale.

 

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