Pescara 07 sett. '12 - "Tanto non se ne accorge nessuno!": questo probabilmente avranno pensato alcuni gestori delle pompe di rifornimento di carburante che espongono sui display pubblicitari prezzi allettanti della benzina e del gasolio, salvo poi far pagare una cifra diversa all’atto del rifornimento. La truffa della  pompa dibenzina sempre in agguato, dunque. Dopo diverse lamentele giunte, abbiamo verificato direttamente ed è proprio il caso di dirlo a "nostre spese" questo autentico raggiro. Ci siamo recati presso un distributore di una nota compagnia petrolifera che esponeva un prezzo allettante pari ad €1,851, ma successivamente alla richiesta di rifornimento, dal display della pompa apprendevo che il vero costo ammontava ad €1.931, ben 8 centesimi di differenza, che su un pieno di 60 litri, variano il prezzo di €4,80. Dopo aver segnalato la problematica all’inserviente, lo stesso, si è scusato dell’accaduto, addossando le colpe sul titolare, ma il risultato sotto il profilo economico è rimasto invariato. All’aumentare delle rimostranze lo stesso, scusandosi nuovemente per il disguido è corso ad avvisare "dell’accaduto il proprietario". Ai cittadini inermi contro l’aumentare dei, carburanti, delle accise e delle tasse, altro non resta che vigilare anche su queste "sviste", che legalmente prendono il nome di frodi.

 

Stefano Suriani 

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