“Sono apparse poco trasparenti le modalità con cui, presso la Regione Abruzzo, è stata gestita la ricerca di tre professionisti, ora già nominati, per il comitato Crr-Via”. E' quanto denuncia  un professionista, che ci ha scritto e chiede di mantenere l'anonimato, che ha partecipato alla selezione. Una procedura alquanto discutibile e neppure chiara. “Metodi e forme - viene sottolineato -  non adeguate alla gestione democratica e civile della cosa pubblica, anche se, purtroppo, a certe prassi siamo tristemente tutti abituati da troppo tempo!”. Ma cosa è accaduto?

“Da un post su Facebook di un membro della Giunta regionale - ci scrive il professionista - vengo a sapere della selezione e mi precipito a verificare sul sito della Regione (https://urp.regione.abruzzo.it/ultime-notizie/487-via). Ho pensato che finalmente ci si stesse muovendo per migliorare la professionalità del Comitato Via. Un sogno!...”. Il decreto del presidente della Giunta regionale è il numero 26 del 9 maggio 2017.
Per far comprendere l’importanza della questione, il professionista ricorda che: “Il Comitato Via è importante perché valuta gli impatti ambientali, e non solo, dei principali progetti presentati in Regione. Questo passaggio rappresenta, se gestito bene ed in modo efficiente, uno strumento fondamentale per la tutela dei cittadini e del territorio un aiuto fondamentale per le decisioni degli amministratori e per le scelte delle imprese.”
 
Forte di queste convinzioni, decide che sì, è il caso di provarci. Del resto titoli e competenze ci sono. “Preparo con estremo rigore tutta la documentazione richiesta, eseguo puntigliosamente tutto quello che è dettagliatamente descritto nel bando presente nel link del sito, firmato dal presidente Luciano D'Alfonso”. Le domande, stando all'avviso, debbono essere redatte su carta semplice ed essere inviate alla Giunta regionale- Ufficio di diretta collaborazione del Presidente-Segretario generale della Presidenza, in via Leonardo da Vinci a L'Aquila, tramite raccomandata, entro il 31 maggio 2017.
La lettera del professionista prosegue: “Il 20 giugno vengo a sapere da un amico che c’è stata una proroga dei termini, al 30 giugno 2017. 'Bene, forse non ci sono tanti professionisti interessati. Forse c’è speranza di dare il mio contributo', mi illudo!” Il decreto per la proroga, sempre del presidente della Regione, è il numero 35 del 12 giugno 2017.

Trascorso il nuovo termine di scadenza della selezione, fine giugno, il professionista controlla giornalmente il sito della Regione ma dell'esito della selezione nessuna traccia. A questo punto scrive una mail all’indirizzo indicato sul sito, ossia patrizia.deiuliis@regione.abruzzo.it . Ne invia una, due, tre... Nulla. La risposta ricevuta è sempre la stessa, cioè... “il recapito non è riuscito.... Non sono riuscito a trovare l'indirizzo immesso. Verifica indirizzo e-mail del destinatario...”. 
“Com’è possibile - si chiede – che la Regione indichi in un bando pubblico ufficiale una mail non funzionante?”

A metà settembre il professionista riferisce di aver chiesto informazioni telefonando direttamente al numero indicato nel bando. La risposta che ottiene è quella attesa: “Le nomine sono state già fatte” e riceve indicazioni sulla pagina del sito della Regione dove trovare le informazioni. A questo punto dichiara di aver pensato: “Chissà quanti esperti hanno offerto la loro collaborazione?” e di aver sperato “che comunque la Regione possa contare sul supporto di tecnici competenti e di comprovata esperienza per poter esplicare con estrema professionalità le importanti funzioni attribuite al Comitato Via.” Il professionista va subito sul sito della Regione a cercare notizie, sulla pagina indicata, e prosegue nella lettera: “Mi aspettavo di trovare l’elenco di tutti i candidati che hanno partecipato alla selezione, tutti i curricula, le regole utilizzate per la scelta dei professionisti ed i nomi dei membri della commissione giudicante”. Trova, invece, il decreto di nomina dei professionisti scelti, a firma del presidente Luciano D'Alfonso. Il decreto, numero 44 del 21 luglio 2017, conferma Francesco Pinchera, nel Comitato Via già dal 2015, e nomina l'ingegner Roberto Brandi e l'avvocato Marco Pellegrini.
Sul sito c’è scritto che in allegato sono disponibili i curricula dei nominati, ma in realtà non ci sono.  Non ci sono quelli dei partecipanti al bando. E non ci sono neppure i nomi dei componenti della commissione che ha esaminato le domande dei candidati. Chi ha giudicato chi? E perché i curricula  non sono stati resi pubblici? Quali criteri sono stati adottati per la scelta dei professionisti che sono andati a ricoprire i tre posti liberi?

Un iter a dir poco... bizzarro.  “Tristemente e qualunquisticamente – aggiunge il professionista nella sua lettera - sono costretto a pensare, come fanno tutti gli italiani ormai da decenni, che tanto in questo Paese non cambia mai niente ed i politici sono tutti uguali!”
E  conclude rivolgendosi direttamente al presidente D’Alfonso: “Io sono sicuro che le nomine sono state fatte con estremo rigore e che le persone selezionate siano le più adeguate a svolgere quel ruolo, ma è triste ed avvilente, signor Presidente, constatare ancora una volta l’assoluta incapacità della pubblica amministrazione di agire in modo chiaro, trasparente e nel rispetto dei cittadini. Se le nomine potevano essere fatte in modo fiduciario, le chiedo, perché fare un avviso pubblico? Se si è scelta questa strada, perché non pubblicare tutto e rendere limpide le nomine?”

Serena Giannico

Nella foto in alto l'avviso di proroga del bando.

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