L'Aquila - Approvate all'unanimità le modifiche al regolamento regionale per la caccia agli ungulati. E così, dopo tante segnalazioni e dopo le tante difficoltà espresse in particolare dagli agricoltori per i danni causati dai cinghiali, la pratica venatoria sarà rivisitata secondo le richieste avanzate. "Finalmente si inizierà a porre rimedio all'esigenza di tutto il mondo agricolo che in questi giorni sta registrando notevole disagio per la presenza incontrollata di numerose specie di ungulati su tutto il territorio regionale. Le modifiche apportate - sottolinea il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri - scaturiscono da una difficile applicazione del regolamento da parte degli Atc (ambiti terriotriali di caccia) perché costretti a rapportarsi sempre con le problematiche burocratiche delle Province, e sempre a discapito del mondo venatorio ed agricolo. Quindi con l'approssimarsi dell'inizio della stagione venatoria tutte o quasi tutte le difficoltà verranno superate per una migliore e corretta applicazione, sia dal punto di vista della sicurezza per le colture agricole che dal punto di vista della disciplina dell'attività venatoria. Gli Atc avranno il pieno controllo per la gestione del territorio e delle squadre che andranno ad operare così da prevedere anche una 'task-force' che su chiamata degli agricoltori farà intervenire prontamente una squadra di cacciatori-selecontrollori per gli abbattimenti sui terreni per cercare di contenere i danni alle colture. Un elemento importante da sottolineare è l'introduzione e l'obbligo da parte degli Atc di censire oltre che i cinghiali anche altri ungulati come cervo e capriolo, che per motivi prettamente di ipocrisia da parte dei finti ambientalisti sono stati lasciati senza controllo, senza sapere che potrebbero anche loro influire negativamente sull'ecosistema".

"Questo regolamento - afferma il capogruppo del Partito democratico Sandro Mariani - deve essere di esempio per il futuro su come si è operato in collaborazione tra le varie forze politiche che compongono il Consiglio regionale e con tutte le associazioni di categoria". "Auspichiamo – aggiunge il presidente della terza Commissione consiliare (Agricoltura), Lorenzo Berardinetti - che questo sia solo l'inizio per poter arrivare un giorno ad avere un giusto equilibrio tra tutte le necessità che girano attorno a questo genere di attività, infatti già da settembre ci metteremo all'opera, mantenendo sempre questo clima costruttivo, per rivedere la legge 10/2004 'Normativa organica per l'esercizio dell'attività venatoria, la protezione della fauna selvatica omeoterma e la tutela dell'ambiente' ormai bisognosa di adeguamenti".     11 agosto '15

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