GUARDA LE FOTO
di Marco Tabellione

In poche battute, all’inizio della sua biografia su Raffaele Caporali, sicuramente uno dei figli migliori dell’Abruzzo del Novecento, Matteo Del Nobile, giornalista e scrittore abruzzese, è riuscito a rendere le peculiarità e le qualità di questo grande uomo: in Abruzzo veniva menzionato come medico e a Roma come senatore. Fu infatti, Raffaele Caporali, medico e senatore e ancora oggi viene ricordato come donatore dell’ospedale Renzetti di Lanciano, un uomo modesto, ma sempre attivo e pronto ad agire con generosità per il prossimo. 

L’autore, nella sua ultima fatica letteraria, ripercorre dunque la vita di Raffaele Caporali, non disdegnando di approfondire la storia delle persone e dei luoghi che gli furono cari, a cominciare dal suo paese natale, Castel Frentano, di cui Del Nobile ricostruisce la storia all’inizio del testo. Un uomo compassionevole, che però sapeva guardare con lucidità la realtà, “aveva l’occhio clinico” si dice di lui, sentimentale, legato ai buoni valori, ma anche determinato, in grado di progettare e realizzare, di portare a compimento idee e propositi, come appunto la creazione dell’Ospedale Renzetti. E su quell’ospedale Matteo del Nobile non si è limitato a raccontare i fatti, ha voluto inserire nella sua biografia i bilanci dei finanziamenti ottenuti da Caporali, ed una serie di materiali documentari che rendono sicuramente atipico il suo racconto, ma anche molto vicino alla realtà. 

Un biografia cioè non solo elogiatrice e semplicemente encomiastica, una biografia che invece si fa ricostruzione storica, anche attraverso le fonti dirette come documenti e diagrammi. Anzi De Nobile non si ferma qui, ma cita anche il personale addetto e assoldato per l’ospedale, offrendo della struttura e del suo funzionamento una descrizione più che particolareggiata. Senza parlare del corredo iconografico, con il quale l’autore cerca di raccontare direttamente attraverso le immagini la storia di Caporali, dell’ospedale, della sua elezione a parlamentare ed altro, come la foto che ritrarre la moglie del re Umberto I Maria José del Belgio in visita alla struttura accompagnata dallo stesso Raffele Caporali. 

Sicuramente, però, la parte più interessante del libro è quella che riporta i discorsi di Caporali, come quelli tenuti in parlamento dopo l’elezione a ottantuno anni compiuti, dove cita tra l’altro la questione meridionale, che Caporali affronta tenendo presente come punto di riferimento l’ideale etico della solidarietà e della compassione, “io ho vissuto molto ed ho sofferto e ho compreso veramente la santità del dolore” ripete, ma senza soffermarsi su retoriche o pose di autocompiacimento, perché ha come punto di riferimento l’onestà, e soprattutto la praticità, “non desideriamo uomini seduti attorno a un tavolino che poi vengano a spifferarci teorie e non teorie. Noi vogliamo metodi pratici, efficaci” afferma in un altro discorso. Ma quello che maggiormente lo caratterizza è il suo antifascismo, che rappresenta soprattutto il rifiuto della tirannia in qualsiasi forma e in qualsiasi tempo, proprio di un uomo votato al rispetto e all’aiuto degli altri e dunque della libertà. E anche su questo argomento Del Nobile non manca di abbondare di riferimenti e documenti. 25 settembre 2017

Nella foto in alto Matteo Del Nobile, in basso il libro
@RIPRODUZIONE VIETATA

Condividi l'Articolo

Articoli correlati