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Torricella Peligna (Chieti) 24 ago. '12 -  Donatella Di Pietrantonio con "Mia madre è un fiume" (Elliot, 2011) si è aggiudicata il Premio John Fante Opera prima 2012 che si svolge a Torricella Peligna. Gli altri finalisti erano: Francesco Targhetta con il romanzo in  versi "Perciò veniamo bene nelle fotografie" (ISBN, 2012) e Giuseppe Di Piazza, "I quattro canti di Palermo" (Bompiani, 2012). A scegliere  i finalisti tra oltre 50 opere ed autori che hanno partecipato al concorso è stata una giuria composta da Francesco Durante (presidente), Masolino D'Amico ed Emanuele Trevi. E' stata poi una giuria popolare a decretare l'opera vincitrice. Di Pietrantonio è stata premiata dallo scrittore Dan Fante, figlio di John.

 "Mia madre è un fiume" parla di una donna, ormai anziana, che mostra i primi segni della malattia che le toglie i ricordi, l'identità, il senso stesso dell'esistenza. È tempo per la figlia di prendersi cura di lei e aiutarla a ricostruire la loro storia. I fili delle loro esistenze si svolgono dagli anni Quaranta fino ai nostri giorni, in un Abruzzo "luminoso e aspro", che affiora tra le pagine quasi fosse una terra mitologica e lontana. Sono ricordi dolcissimi e crudeli, pieni di vita e di verità, che ricostruiscono la storia di un rapporto e di un'Italia apparentemente così lontana eppure ancora presente nella storia di ognuno di noi. Donatella Di Pietrantonio è nata e ha trascorso l'infanzia ad Arsita, un paesino della provincia di Teramo, e vive a Penne (Pe). 


Giuseppe Di  Piazza, giornalista, ha cominciato la sua carriera  nel 1979 al quotidiano L'Ora di Palermo. Lavora al Corriere della Sera. E' stato direttore di Max, di  Sette e dell'Agenzia Agr.  Insegna all'università Iulm e nel 2011 ha esordito  come fotografo con la mostra "Io non sono padano".

 Francesco Targhetta è del 1980. Dopo la laurea in lettere e il dottorato in italianistica, ha fatto l'insegnante e ora è ricercatore all'Università di Padova. Recensisce dischi per diverse testate sul web e suona la chitarra e l'ukulele.

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