Ripristinare il collegamento via mare tra Pescara e la Croazia con i mezzi della compagnia Jadrolinija, dopo aver dragato i fondali del porto di Pescara, rendendoli idonei ad ospitare le navi per il trasporto dei passeggeri. Questo l'obiettivo del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, che oggi ha incontrato i vertici della Jadrolinija a Pescara, prima al porto e poi negli spazi della Capitaneria, per disegnare insieme il percorso da seguire per raggiungere questo obiettivo. Il primo passo da compiere, ha spiegato D'Alfonso, è rendere "idoneo" il porto, e i suoi fondali, dopo aver trovato "le risorse finanziarie" necessarie a dragare e la Regione si è impegnata a lavorare per risolvere questo aspetto. "Da oggi stesso, ha detto il presidente della Regione, mi metto alla ricerca delle risorse" ma nello stesso tempo "si tratta di individuare il procedimento migliore da seguire", anche per "evitare commissariamenti" e su questo fronte D'Alfonso conta sulla collaborazione del prefetto di Pescara, Francesco Provolo, oggi presente alla riunione insieme al questore, Paolo Passamonti, al sindaco Marco Alessandrini e al presidente della Provincia Antonio Di Marco. D'Alfonso ha ricordato che la Regione dispone di 15 milioni di euro per il porto di Pescara e ha annunciato che è in dirittura d'arrivo la procedura relativa al Piano regolatore portuale. "Faremo l'impossibile affinché tutto coincida", ha commentato il presidente della Regione augurandosi il ritorno di Jadrolinija nel capoluogo adriatico e sperando che non vengano sollevate polemiche di alcun tipo per bloccare questo progetto. D'Alfonso intende interessare anche il Governo e ha annunciato che scriverà al ministro dei Trasporti Delrio e al direttore della Navigazione e portualità. Rispondendo alle sollecitazioni arrivate dal presidente della Regione, l'amministratore delegato della compagnia di navigazione Jadrolinija, Alan Kjanac, ha parlato della "volontà di sedersi attorno ad un tavolo per trovare una linea comune affinché si possa procedere. Dalle motivazioni sentite, ha proseguito, siamo sicuramente dalla stessa parte". Ha anche fatto notare che per un collegamento "stabile" bisogna investire, anche perché la clientela deve contare sulla "continuità" del servizio e l'augurio di Kjanac è che l'operazione possa produrre profitto "nel minor tempo possibile". Il comandante della Capitaneria di porto Enrico Moretti, assicurando la propria volontà di collaborare alla realizzazione del progetto "risolvendo i problemi", ha spiegato che "servirà il rimorchiatore, come in passato, ma è a disposizione". 

19 maggio '16

@RIPRODUZIONE VIETATA

Condividi l'Articolo

Articoli correlati