Lanciano (Chieti)  31 mar. '14 - Polline giallo pieno di veleni a Lanciano e Treglio: questo il risultato di accertamenti condotti dal movimento spontaneo dei cittadini abruzzesi "Nuovo senso civico". 
"Abbiamo  deciso di far analizzare da un laboratorio di un Istituto privato laziale un campione di polline proveniente da conifere che fioriscono tra ottobre e novembre, prelevato tra Treglio e Lanciano - fanno sapere i vertici del movimento - e all'interno di questo polline giallo sono state rinvenute diverse sostanze cancerogene, tossiche e mutagene tra le quali toluene, benzene e furani, alcune con picchi elevatissimi come nel caso del benzoghiperilene e del dieldrin. Quest'ultimo è un potente insetticida nato negli anni '50 in concorrenza con il Ddt e oggi proibito in molti Paesi. E' correlato all'insorgere della malattia di Parkinson, del cancro, di danni al sistema immunitario, riproduttivo, nervoso e ai nascituri. Queste sostanze, come altre, sono state rilevate anche nelle analisi effettuate nelle zone più inquinate del casertano. Come mai sono presenti qui?
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito la sicura cancerogenicità delle emissioni da combustione di qualsiasi natura, dalle ciminiere ai tubi di scappamento delle auto, ed è quindi compito primario della buona politica e dei validi amministratori locali di adottare tutte le soluzioni possibili per scoraggiare e ridurre tali fenomeni. E cosa fanno invece i vertici della Regione Abruzzo? Firmano una convenzione che autorizza e incentiva l'incenerimento del CSS (materiale combustibile derivato dai rifiuti) negli impianti termici e negli inceneritori (quindi anche nelle centrali a biomasse) favorendo di fatto, oltre agli introiti di qualche imprenditore riconoscente, un aumento diffuso dell'inquinamento. Se politici, dirigenti, amministratori locali e chiunque abbia potere decisionale in questo ambito non comincerà da qui ad adottare pratiche virtuose per il benessere collettivo, si renderà responsabile e complice di un crimine contro la vita e l'umanità intera che non verrà più tollerato".
 Alla luce di quanto è stato recentemente reso noto riguardo al caso di Bussi (Pe), "Nuovo senso civico" incalza: "Dopo l'acqua, l'aria: le vite degli abruzzesi sacrificate sull'altare degli affari sporchi. Le autorità intervengano subito per fermare questa spirale perversa".

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