GUARDA LE FOTO
Pizzoli (Aq) - Protesta a Pizzoli (Ch), davanti alla sede di Banca Etruria, dei risparmiatori che hanno visto azzerato il valore dei propri titoli e che hanno perso quanto messo da parte con immani sacrifici. Il sit in è stato promosso da "Noi con Salvini Abruzzo" in difesa dei cittadini beffati dagli istituti di credito e dal decreto "Salva banche" del governo che ha gettato l'àncora a 4 istituti di credito: Etruria, Carichieti, Banca Marche e CariFerrara. "Il piccolo centro dell'Aquilano è l'emblema dello scandalo causato dallo scellerato decreto Salva Banche, che ha rimesso in carreggiata degli istituti di credito a spese dei risparmiatori - dice in una nota Alfonso Magliocco, coordinatore comunale di "Noi con Salvini" -. Il nostro, un intero territorio in ginocchio per effetto dell'azzeramento delle azioni e l'annullamento delle obbligazioni subordinate. Sono decisamente pochi i 100 milioni previsti da Renzi per il fondo di rimborso per i risparmiatori - aggiunge -. Dal risarcimento peraltro sono esclusi gli azionisti, mentre per gli obbligazionisti sono previste procedure arbitrali costose e dall'esito incerto. La Lega invece aveva già proposto, in Legge di stabilità, un fondo di solidarietà di 500 milioni per il ristoro integrale di azionisti e obbligazionisti. Inoltre - evidenzia - la Lega, insieme ad altre forze politiche, ha chiesto l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta per accertare irregolarità e truffe commesse dai pessimi banchieri ed eventuali omissioni di vigilanza da parte di Bankitalia, nonché di individuare e punire i responsabili della mala gestio che ha condotto le banche sul lastrico". La scelta di manifestare a Pizzoli è dovuta al fatto che il comune di tremila abitanti è diventato il simbolo della brutta vicenda finanziaria: un terzo dei risparmiatori ha affidato, infatti, i propri fondi, alla filiale del proprio paese, fidandosi. Preoccupato il sindaco di Pizzoli, Giovanni Anastasio, mentre proseguono le azioni del Comitato in difesa dei risparmiatori, guidato da Domenico Ioannucci che, come tanti piccoli imprenditori, artigiani e pensionati, ha perso i suoi soldi in quella che si profila come una delle megatruffe del Belpaese. 29 dic. '15

Condividi l'Articolo

Articoli correlati