Pizzoferrato (Chieti) – Dario Carino, presidente del consorzio San Domenico in Silvis II, originario di Giuliano (Napoli), oggi di nuovo davanti ai giudici per il reato di scarico abusivo delle acque reflue del villaggio turistico Valle del Sole di Pizzoferrato, e per il conseguente danneggiamento ambientale.

Valle del Sole, il più grande villaggio turistico degli Appennini, viene costruito negli anni Settanta e fin da allora viene gestito dal consorzio San Domenico in Silvis II. Per più di quarant’anni i reflui degli appartamenti sono stati sversati reflui senza depurazione nel Fosso Piane, all'interno del Parco nazionale della Majella e le cui acque confluiscono nel fiume Sangro. Rilevati danni all’ecosistema: basti pensare, ad esempio, che la carica batterica, durante le analisi effettuate, risultava di circa 700 volte superiore al limite consentito.
Solo grazie all’intervento della procura della Repubblica di Lanciano e dell’amministrazione comunale di Pizzoferrato il comportamento illecito è stato interrotto. Il sistema fognario di Valle del Sole è stato dotato di un impianto di depurazione, già previsto negli anni ’90, ma di cui il consorzio non si era effettivamente preoccupato, nonostante fosse anche stato inserito nelle spese di bilancio per un valore di 100milioni di vecchie lire. Ci ha pensato di recente il Comune a regolarizzare la vicenda, dopo che le fogne erano state poste sotto sequestro e sigillate.

Oggi, dopo numerose sentenze a favore dell'amministrazione comunale, la vicenda è approdata nuovamente in tribunale a Lanciano.
Nel processo in corso, il Comune di Pizzoferrato, rappresentato e difeso dall’avvocato Diana Peschi, e il ministero dell’Ambiente, rappresentato dall’avvocato Generoso Di Leo, si sono costituiti parte civile, per richiedere i danni. Il ministero, su relazione Ispra, ha già quantificato in via prudenziale e salvo ulteriori approfondimenti, in 347 mila euro il danno patrimoniale e 252 mila il danno non patrimoniale all’immagine dell’amministrazione, per un totale di poco meno di 600 mila euro.

“Il processo è altamente simbolico – commenta Palmerino Fagnilli sindaco di Pizzoferrato - poiché si tenta di rendere giustizia ad un territorio violentato nella sua intimità dalle scelte sconsiderate di amministratori del consorzio irresponsabili”. La prossima udienza nel marzo 2018.

21 settembre 2017

@RIPRODUZIONE VIETATA

Condividi l'Articolo

Articoli correlati