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E' morto nella notte, all'ospedale di Pescara, l'ex sindaco del capoluogo adriatico Carlo Pace, primo cittadino per due mandati dal 1994 al 2003. Ottantuno anni, ingegnere e docente universitario in pensione, Pace ieri pomeriggio era stato investito da un'automobile mentre attraversava la strada ed era stato ricoverato nel reparto di Ortopedia con una prognosi di 40 giorni. L'incidente era avvenuto nel primo pomeriggio in via Silvio Pellico. L'ex sindaco era stato travolto da una Peugeot 106 guidata da un 65enne di Pescara, che procedeva in direzione sud-nord. Subito soccorso dal 118, era stato trasportato in ospedale, dove i medici gli avevano riscontrato alcune fratture. Dei rilievi e degli accertamenti si occupa la polizia municipale di Pescara. Tanti i saluti dal mondo politico e produttivo.

"Ho sempre avuto con lui un rapporto sincero e collaborativo, e i suoi esperti suggerimenti non mancavano mai in tema di infrastrutture, soprattutto se si parlava del porto di Pescara o dell'aeroporto d'Abruzzo": lo afferma il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, in una nota. "Trovavo spesso i suoi commenti ai miei post su Facebook ed erano sempre nutriti dall'acuta sagacia che tutti - amici e avversari politici - gli hanno sempre riconosciuto. Nei nove anni vissuti in qualità di sindaco di Pescara ha coltivato la visione della 'città veloce' dando saggia concretezza alla vocazione naturale del capoluogo come fulcro dell'area metropolitana. Carlo, mi mancheranno il tuo sorriso e i tuoi preziosi consigli. Che la terra ti sia lieve, e che la sofferenza dei tuoi familiari per una perdita così dolorosa e improvvisa possa essere mitigata dalla memoria riconoscente di tutta la tua comunità". 

"Ieri abbiamo appreso dell'incidente, ma non immaginavamo un epilogo simile. Oggi Pescara perde prima di tutto un uomo per bene. Io ho avuto modo di conoscerlo meglio quando si era allontanato dalla vita politica, mantenendo comunque le sue passioni". E' il messaggio di cordoglio del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, che aggiunge: "Pace è stato una persona limpida, pulita e appassionata della sua città che ha continuato a seguire anche dopo la fine del suo lungo mandato da sindaco, scelto con l'allora neonato meccanismo dell'elezione diretta nel '93, che lo ha visto per due mandati a palazzo di città. Una presenza sensibile e stimata, la sua, tanto che non avevo avuto difficoltà a confermarlo come componente del Comune all'ICRAnet che è stata la sua creatura, un'istituzione a cui teneva molto. Personalmente mi stringo al cordoglio della moglie, dei figli e dei nipoti: lo faccio anche da sindaco interpretando di certo il pensiero della città che lo ricorda con affetto". 

Tutto il centrodestra cittadino è in lutto. Commosso il ricordo di Carlo Masci, suo amico personale e assessore nelle due Giunte Pace dal 1994 al 2003, con le deleghe, al turismo, al traffico, alla pubblica istruzione e alla riqualificazione urbana. 
"Sono sconvolto da questa notizia che ho appreso questa mattina presto perché oltre ad essere stato suo assessore per nove anni, siamo stati legatissimi. Lo considero un padre politico, un maestro di vita ed un carissimo amico. Ieri - ha detto Masci con le lacrime agli occhi - avevo saputo dell'incidente e dalla famiglia mi avevano anche tranquillizzato nel senso che mi avevano detto che c'erano problemi e l'incidente era stato grave, ma lui non correva pericoli, è così mi ero anche rasserenato. Carlo Pace - ha detto l'attuale consigliere comunale di Forza Italia - è stato un grandissimo sindaco per la città. Un grande innovatore e con lui, all'insegna dell'onestà è cresciuta una classe politica nuova. Ha incarnato nella politica serietà, capacità e onestà e Pescara oggi perde una persona di grande livello, di grandissimo spessore umano e politico che è stato apprezzato e rispettato anche dall'altra parte. Un politico atipico e sempre al servizio della collettività".  

 "L’avevo incontrato sabato proprio a due passi dal punto in cui è stato investito - scrive invece Maurizio Acerbo, della direzione nazionale Prc -. Avevamo conversato a lungo e come al solito era stato affettuosissimo nei miei confronti. Era sorridente, pieno di energia, positivo anche se preoccupato per il declino della città, dell’Abruzzo e del Paese in generale. Soprattutto l’assenza di prospettive per i giovani e l’emigrazione di tanti laureati verso l’estero riteneva fossero un dramma perché impoveriscono la comunità delle energie e delle intelligenze migliori. Anche se ero stato il suo più combattivo oppositore devo dire che una delle qualità di Carlo è che non aveva mai tradotto in astio lo scontro politico e la critica. Anzi anche sabato nel nostro ultimo incontro mi ha ringraziato per averlo sempre tallonato. Per me – diceva – sei stato di grandissimo aiuto, ci aiutavi a non sbagliare, tenevi a bada i miei e tante volte io mi potevo fare scudo della tua opposizione. Eravamo pescaresi che a volte si scontravano ma per la comune passione per il bene della città. Carlo è riuscito a essere sindaco senza perdere la gentilezza anche nei momenti di maggiore tensione e tutto sommato a incassare con stile anche le contestazioni con cui a volte ridicolizzavo la sua amministrazione. Non si è mai dimostrato permaloso. Ci siamo lasciati ripromettendoci di rivederci presto. Lo ricorderò sempre con affetto. Alla moglie, ai figli e ai familiari tutto il mio più sincero cordoglio". 

"Era un gentiluomo ed é stato, oltre ad essere un ottimo amico, un amministratore attento e scrupoloso. E’ una grande tristezza la sua scomparsa. Partecipo al dolore della famiglia e al cordoglio dei cittadini e degli amministratori di Pescara", dichiara l'ex presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Pace.

 "Ho avuto con lui un rapporto di amicizia e di stima per tantissimi anni e sono stato il suo assessore all’urbanistica nel corso del suo secondo mandato. Ti ricorderò e ti ricorderemo con nostalgia e con affetto. Sei stato un eccellente sindaco vera espressione della società civile pescarese e hai lasciato un bellissimo ricordo di te in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerti e di frequentarti. Riposa in pace Carlo", è il saluto di Nazario Pagano, coordinatore regionale Forza Italia. 

"Pescara perde sicuramente un uomo perbene, leale e appassionato per la sua Città. Il Partito democratico di Pescara esprime le proprie condoglianze alla famiglia, io personalmente nel ricordare i cinque anni trascorsi in Consiglio comunale come consigliere d’opposizione quando Carlo Pace era sindaco esprimo tutto il mio dispiacere per la scomparsa di un amico affabile, sempre disponibile anche nei momenti di scontro politico. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia per la perdita del caro Carlo", dice Moreno di Pietrantonio, coordinatore del Pd di Pescara. 

"Una persone onesta, un uomo giusto e un amministratore pratico e pragmatico dal quale prendere esempio”: così il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno -. La città di Pescara e tutto il territorio perdono una figura molto importante. Un pioniere della politica di centrodestra, scelto dai cittadini per la sua lungimiranza e attenzione alle necessita’ dei pescaresi. Alla sua famiglia, porgo a nome personale e dell’Amministrazione che mi onoro di rappresentare, le più sentite condoglianze".

Gianni Melilla, deputato di Sel: "Sono molto colpito dalla morte improvvisa di Carlo Pace. L’ho avuto come avversario politico al Comune di Pescara dal 1998 al 2003. Lui Sindaco e io all’opposizione alla guida del centrosinistra. Persona onesta, affabile, di cui sono diventato amico. L’ultima volta ci siamo visti per un caffè un mese fa, a discutere come sempre di Pescara, dei suoi problemi e dell’amato Centro di ricerche astrofisiche da lui voluto e diretto dal professor Remo Ruffini. Pescara perde un cittadino di straordinaria passione civile. Sono vicino a sua moglie e alla sua famiglia".

"Un gentiluomo prestato alla politica è l’immagine che meglio identifica la figura di Carlo Pace, uomo di spessore intellettuale e dai modi costantemente gentili. Uno stile ed un garbo che ha sempre mantenuto nei rapporti costanti avuti con la nostra associazione, anche quando ci si è trovati su posizioni contrapposte su alcune tematiche di interesse della città": commenta la Confcommercio Pescara. 

"Egli, in qualità di sindaco, con una costante ampia visione del futuro sviluppo di Pescara e dell’Abruzzo, fin dal 1994 espresse la volontà di accogliere a Pescara la sede centrale dell’ICRANet. Ha seguito personalmente la ristrutturazione della vetusta stazione ferroviaria e la sua trasformazione in centro di ricerca internazionale, approvato nel 2005 all’unanimità dalla Camera e dal Senato. Membro del direttivo dell’ICRANet, ha seguito costantemente, con profonda intelligenza e grande dedizione e passione, le nostre attività di ricerca ed insegnamento. I membri del comitato direttivo, del comitato scientifico, della Faculty, lo staff amministrativo, il personale tutto e gli studenti dell’ICRANet si uniscono al direttore nel formulare il loro più profondo cordoglio alla moglie Rosanna, e ai figli Bruno e Laura": in questa maniera lo ricorda Remo Ruffini, direttore IcranNet.

 28 marzo 2017


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