Pescara 28 gen. '15 - Sequestro di persona, violenza sessuale di gruppo e rapina. Sono queste le accuse a cui dovranno rispondere i due romeni, residenti in provincia di Chieti, arrestati dalla squadra mobile della polizia di Pescara, diretta da Pierfrancesco Muriana.
I due sono un 35enne e un 29enne, ai quali la polizia è arrivata dopo aver ricevuto, alla fine del mese di luglio 2014, la denuncia di una giovane prostituta, anch'essa romena. La donna ha raccontato alla polizia di essere salita a bordo di un'auto guidata da un uomo che si è presentato come un cliente ma è stata subito presa a schiaffi, legata al sedile con la cintura di sicurezza e minacciata. Solo dopo essere stata immobilizzata, la malcapitata si è accorta che all'interno del veicolo c'era un altro uomo, sbucato fuori all'improvviso dal portabagagli.
Condotta in una stradina di campagna, la giovane sarebbe stata costretta a sottostare a rapporti sessuali con entrambi gli uomini che le hanno anche sottratto 300 euro, per poi abbandonarla in strada.
Mentre erano in corso le indagini su questo episodio, agli inizi del mese di settembre, altre due prostitute romene, a distanza di un'ora l'una dall'altra, erano state sequestrate e violentate, in base alla ricostruzione della polizia. I due casi, uno nel territorio di Silvi Marina (Teramo) e un'altro alla periferia di Pescara, sono avvenuti con modalità del tutto simili a quelle denunciate dalla prima vittima. Partendo dai pochi elementi a disposizione, gli investigatori sono riusciti a risalire all'identità dei due stupratori, uno dei quali ha anche in parte ammesso le proprie responsabilità.