Pescara 02 mag. '12 - Ammazzato . Nella tarda serata di ieri a Pescara è stato assassinato Domenico Rigante, 24 anni, ultrà della formazione biancazzurra al termine di una lite scoppiata all'interno di un appartamento in via Luigi Polacchi dove hanno fatto irruzione alcuni rom. Secondo quanto emerso finora, al termine di una lite è stato esploso un colpo di pistola contro il 24enne che, trasportato all'ospedale civile Santo Spirito di Pescara, è deceduto prima della mezzanotte. Sul luogo della tragedia la Squadra mobile della Questura di Pescara che ha immediatamente avviato le indagini e contemporaneamente stretto di assedio il quartiere di Pescara Portanuova alla ricerca dell'omicida che farebbe parte di una nota famiglia di nomadi residente in città. Dai primi accertamenti non è da escludersi un errore di persona in quanto il destinatario del raid punitivo doveva probabilmente essere il fratello di Domenico Rigante, Antonio, riuscito a fuggire. (ore 9)

E' un giovane di 29 anni di Pescara, Massimo Ciarelli, il giovane ricercato per l'omicidio di Domenico Rigante (24 anni), il tifoso della squadra biancazzurra morto ieri sera perché confuso con il fratello gemello. L'aggressione è avvenuta nell'abitazione di amici dove Rigante è stato raggiunto dal fratello gemello Antonio inseguito, secondo quanto emerso dagli accertamenti della polizia, da un gruppo di persone, una delle quali armata di pistola. Prima dell'irruzione in casa, erano stati sparati alcuni colpi andati a vuoto. Una volta nell'abitazione, il gruppo di inseguitori ha con ogni probabilità confuso i fratelli ed ha sparato al fianco di Domenico, morto in ospedale. La vittima, sottoposta a Daspo (divieto di assistere a manifestazioni sportive) era conosciuta dalle forze dell'ordine perché coinvolta in indagini riguardanti una rapina e lo spaccio di droga. Anche l'inseguito, il fratello Antonio, ha precedenti penali. (ore 12)

Secondo accertamenti in corso da parte della Squadra Mobile di Pescara, Antonio Rigante ieri sera sarebbe stato avvisato da qualcuno che i nomadi lo stavano cercando. Avrebbe ricevuto una telefonata mentre era in casa di amici e stava vedendo una partita di calcio in tv insieme al fratello Domenico. Per questo sarebbe uscito in piazza dei Grue accompagnato da un amico, per incontrare chi lo aveva avvisato. In strada però l'amara sorpresa: l'incontro con i rom. Antonio Rigante è rientrato in casa nascondendosi sotto il letto (ore 17)


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