Alla ricerca di tracce e impronte. I carabinieri del Ris di Roma oggi hanno passato al "microscopio" la Fiat 500 cabrio rossa di Alessandro Neri, 28 anni, di Spoltore, trovato morto l'8 marzo scorso a fosso Vallelunga a Pescara. Era stato ammazzato con due colpi di pistola, esplosi a distanza ravvicinata, da un'arma di piccolo calibro. Il proiettile che lo ha ucciso gli ha trapassato il cranio. 

I Ris hanno analizzato l'automobile cercando elementi che possano far fare un balzo in avanti alle indagini. La macchina della vittima era stata ritrovata, mercoledì mattina, parcheggiata in via Mazzini, nelle vicinanze della pizzeria Maruzzella, a sei chilometri dal luogo dov'era il corpo e c'è da capire chi e quando l'abbia lasciata in quel posto. Ascoltato dai carabinieri, che si stanno occupando del caso, il titolare del locale ha spiegato che quella vettura lì il giorno prima non c'era.  

L'ipotesi è che Neri sia morto 48-60 ore prima che fosse trovato il suo cadavere. Il suo cellulare, infatti, si è spento lunedì sera, dopo aver consentito di individuare la zona, in cui, poi, giovedì, i cani molecolari lo hanno trovato esanime. Il telefonino è stato recuperato, ma di effetti personali, come documenti o carte di credito, nessuna traccia. Manca anche il portafoglio. E mancano le chiavi dell'auto. Al momento non ci sono indagati.

Si seguono diverse piste: prima di tutto quella legata a contrasti familiari per le proprietà. Alessandro e la madre Laura erano stati cacciati da Il Feuduccio, l'azienda vitivinicola fondata dal nonno Gaetano Lamaletta, al suo rientro in Abruzzo dal Venezuela dove aveva accumulato una fortuna. A prendere le redini dell'attività, negli ultimi anni è stato un cugino di Alessandro, di nome Gaetano. E per questo vi erano litigi. Sotto la lente degli investigatori anche gli amici. Ma non si esclude che il giovane possa essere finito in qualche giro di droga o usura.
I funerali si svolgeranno sabato pomeriggio, alle 15.30 nella chiesa di San Camillo de Lellis a Villa Raspa di Spoltore.
13 marzo 2018

Nella foto Alessandro Neri

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