Pescara - Risse, schiamazzi e persone ubriache che si mettono a orinare per strada come se nulla fosse. È il 'leit motiv' che da diverso tempo caratterizza le notti dei residenti di via Battisti e dintorni, a Pescara. Scene che sono state sistematicamente denunciate dal Comitato 'Tranquillamente Battisti', nato proprio per tutelare la quiete ed il decoro pubblico nella zona. Il Comune ha provato a metterci una toppa, emanando una nuova ordinanza che fissa orari di chiusura più restrittivi, ma finora si è rivelato tutto un flop: 'Tranquillamente Battisti' segnala che spesso e volentieri le regole non vengono rispettate e chiede la presenza fissa delle forze dell'ordine nel weekend, nonché l'aumento dei controlli sul rispetto della normativa sul rumore e l'ottimizzazione dell'intervento notturno di Attiva. Ci sono infatti alcuni punti, come via Goito - una piccola stradina laterale che collega via De Cesaris a via Mazzini-, dove nessuno si occupa della pulizia. Di conseguenza, a rimuovere bicchieri, bottiglie e vomito devono pensarci i cittadini che abitano lì. Ma l'argomento sicurezza riguarda anche cose più pratiche, come nel caso dei vetri rotti: il comitato che già a mezzanotte si provvedesse a ripulire tutto perché altrimenti i residenti si trovano costretti, l'indomani mattina, a fare lo slalom in quello che sembra un campo da battaglia. A proposito di rumore, la polizia municipale ha elevato finora cinque contravvenzioni da 50 euro l'una nei confronti di tre locali che non hanno rispettato gli orari di chiusura stabiliti dalla nuova ordinanza, ma per i residenti non basta. Attualmente, nei giorni feriali i locali devono abbassare la saracinesca a mezzanotte e mezza, mentre giovedì, venerdì e sabato la chiusura scatta all'una e trenta. 


FORZA ITALIA SCENDE IN CAMPO -  La querelle è diventata anche politica, tant'è che il coordinatore cittadino di Forza Italia, Guido Cerolini Forlini (ex assessore comunale alle politiche sociali), ha preso a cuore la questione intervenendo più volte in difesa dei residenti. Un comportamento tanto lodevole quanto singolare, se si pensa che è stata proprio FI - nella precedente amministrazione Mascia - a dare vita a tutto questo "pandemonio", pedonalizzando prima via Cesare Battisti e poi piazza Muzii. Da allora, per chi vive in quell'area, è stato un disagio continuo: la suddetta pedonalizzazione ha innanzitutto eliminato decine e decine di posti auto senza prevedere un'alternativa concreta a questa cancellazione, e poi, complice, sicuramente, la mancanza di controlli, ha indirettamente causato quell'emergenza sicurezza a cui ora lo stesso centrodestra si sta interessando per farne oggetto di polemica contro l'amministrazione Alessandrini. Secondo i residenti, infatti, non si possono imporre dall'alto decisioni non concertate "perché qualcuno un giorno si è svegliato e ha deciso che piazza Muzii doveva diventare la Corso Manthonè del centro", come ci spiega una signora. "Noi non siamo contro la movida, ma contestiamo l'assoluto menefreghismo con cui la precedente amministrazione ha creato sì un indotto economico per gli esercenti, ma senza minimamente tenere in considerazione i disagi che potevano derivare verso chi vive da queste parti". 


LA RICHIESTA DI UN'ASSEMBLEA CITTADINA -  "Il centro di Pescara è stato trasformato in un Bronx, con i residenti prigionieri in casa già dalle 20 per il timore di essere coinvolti in risse: sulla casbah di via Cesare Battisti-via De Amicis-piazza Santa Caterina chiediamo alla giunta Alessandrini di convocare con urgenza un'assemblea cittadina da svolgere direttamente sul posto, utilizzando il mercato coperto di piazza Muzii, al fine di dare voce a chi quelle strade le vive ogni giorno". Queste le richieste di Cerolini, maturate alla luce dell'ultimo grave episodio, qualche sera fa, quando è scoppiato un violento litigio tra extracomunitari che è stato ripreso dai residenti e poi postato su Facebook. Cerolini, come è facile immaginare, respinge al mittente le accuse che si potrebbero rivolgere a chi - come lui - è stato a palazzo di città fino al 2014, e afferma: "Purtroppo l'indifferenza della giunta Alessandrini, o, peggio, l'incapacità amministrativa della compagine di governo sta distruggendo il centro cittadino, con ripercussioni sull'economia locale inaccettabili. L'ho detto sin dal primo giorno: le ordinanze-spot non servono a nulla. Vietare ai frequentatori dei nuovi locali sorti nelle vie del centro di Pescara in pochissimi mesi, con regolare licenza rilasciata dal Comune stesso, di bere alcol dopo le 22, o di 'bivaccare', ovvero sedersi, sulle scale del mercato di piazza Muzii, o imporre ai locali stessi il coprifuoco a mezzanotte o all'una, o ancora vietare loro di somministrare alcol, non serve a nulla, perché parliamo comunque di divieti teorici, visto che non c'è nessuno sul posto la sera a far applicare le regole". 


ALESSANDRINI: "I CONTROLLI CI SONO"  - Non la pensa così il sindaco Marco Alessandrini, secondo il quale la polizia municipale "sta facendo un'azione di grande impegno sull'ordine pubblico del territorio cittadino, monitorando le zone più sensibili della città a tutela del decoro e dell'incolumità pubblica, come Piazza Muzii, dove sono entrate in vigore nuove regole contro il degrado, provvedimenti che stanno facendo il loro corso grazie alla collaborazione con esercenti e residenti, ma soprattutto grazie a una maggiore e più evidente presenza da parte della polizia municipale, che coadiuva l'azione dell'amministrazione con turni ad hoc e uomini perché la sicurezza in città sia percepita e costantemente assicurata". Cerolini, tuttavia, insiste con il concetto di "ordinanze-spot" e critica ancora il primo cittadino: "Questi provvedimenti non stanno impedendo ad alcuno di mangiare e bere sulle scale del mercato, che ogni mattina è un tappeto di bottiglie, perché la notte non ci sono vigili a impedire il bivacco, ovvero ad allontanare e, nel caso, a sanzionare chi viola le norme. E gli episodi di violenza continuano a ripetersi, puntuali ogni notte, sotto i balconi di chi abita in piazza Santa Caterina, via De Amicis, via Cesare Battisti. Quello che occorre è un presidio fisso della polizia municipale, che non possono essere due agenti in moto che dalle 20 alle 22 stanno fissi a guardare i ragazzi della movida per poi smontare di turno e chiudere il comando della polizia municipale fino alle 6 del mattino successivo. Occorre, piuttosto, organizzare il servizio di controllo dei vigili urbani, responsabili della polizia amministrativa, in modo da garantire la presenza notturna degli agenti sul posto. In quel caso la presenza delle divise fungerà da deterrente, sia per i locali che non rispettano le norme sia per gli avventori. E quella presenza non può essere, anch'essa, un'operazione-spot, ossia una o due sere una tantum, ma va garantita almeno per sei mesi continuativi, per consentire un nuovo 'rodaggio' della macchina della movida stessa". Per tali ragioni, Forza Italia chiede la convocazione di un'assemblea popolare all'interno del mercato di piazza Muzii, per dare voce a tutti e affrontare, insieme al Comune, le problematiche della popolazione del quartiere. Il centrodestra attenderà qualche giorno, dopo di che, se la convocazione non arriverà, organizzerà comunque un'assemblea "per denunciare l'assenza dell'Istituzione-Comune dall'ennesimo quartiere abbandonato". 20 ottobre '15 


Massimo Giuliano

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