Pescara - Arriva la carta d'identità per i senzatetto: è questa l' iniziativa del Comune di Pescara riservata ai senza fissa dimora di cittadinanza italiana presenti nel capoluogo adriatico e che, in prevalenza, dormono all'interno della locale stazione ferroviaria.

Una decisione che suggella il rapporto di collaborazione fra l'amministrazione comunale ed i volontari della Comunità di Sant'Egidio,  movimento laico di carità e solidarietà, affinché le persone che versano in  precarie condizioni possano avere un documento capace di garantire loro alcuni essenziali diritti, come l'assistenza sanitaria e la possibilità di accedere alle cure da strutture pubbliche, onlus e private, assicurando peraltro  una migliore conoscenza degli interessati da parte dei servizi sociali del comune.

"In mattinata si è svolta una riunione operativa presso l'ufficio anagrafe - illustra l'assessore all'Anagrafe Laura Di Pietro - c'erano i tecnici e i dirigenti del settore, i rappresentanti della Comunità di Sant'Egidio e anche alcuni senzatetto che hanno manifestato la volontà di dotarsi del documento e che vengono seguiti dall'associazione la quale, assieme ad altre, è molto attiva nel soccorso di senza fissa dimora".

L'idea nasce proprio a seguito di un incontro avuto alla stazione centrale,al quale erano presenti l'assessore Giuliano Diodati e il presidente del Consiglio comunale Antonio Blasioli. Da subito è parso chiaro il senso di lontananza che alcuni senza fissa dimora provano nei confronti dell'istituzione comunale. 

"Le prime cinque carte d'identità sono state richieste stamattina - conclude l'assessore Di Pietro - e saranno pronte nei prossimi giorni. Tutti i richiedenti erano già in possesso di  residenza in Via della posta, l'indirizzo che per convenzione viene riconosciuto a chi non ha un tetto. Nei prossimi giorni si provvederà a coinvolgere anche gli altri possibili interessati, che sono in totale circa una decina, dando assistenza nella procedura richiesta dalla legge: compilazione del modulo davanti a due testimoni. Alla Comunità di Sant'Egidio il ringraziamento per averci sollecitato prima e condiviso poi questo percorso". 1 set.'15

 

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