Vasto (Ch) - "Ancora una volta siamo a scrivere dell’ospedale San Pio di Vasto nella speranza che i dirigenti e in capo il manager (brutta parola) della Asl possano con una decisione rapidissima potenziare con più personale lo sportello Cup": esordisce così Ivo Menna, responsabile del sodalizio "la Nuova Terra", in una nota in cui denuncia disservizi nel Centro unico di prenotazione dell'ospedale di Vasto. "Assistere ogni mattina alle interminabili file di utenti che devono attendere ore per presentare le impegnative presso gli sportelli diventa esercizio di mugugni e proteste. Dal mese di giugno infatti - aggiunge Menna - gli sportelli Cup hanno un impiegato in meno, ovvero da quattro che erano in servizio, sono ridotti a tre, e proprio adesso in piena estate che la città si è riempita di turisti. Non si comprende questa decisione e nessuno, credo ne abbia compreso le ragioni. Non solo chiediamo il ripristino del vecchio sportello, ma addirittura sarebbe indispensabile aggiungerne". 

"Faccia, il manager Asl - è la provocazione - una verifica con la sua presenza al piano terra del Cup dalle 8 alle ore 12.30. E verifichi… Un semplice problema organizzativo non dovrebbe richiedere grandi sforzi economici e incidere sulla economia del sistema: in fondo le prestazioni sono pagate dalle tasse di tutti i cittadini.  Per non parlare delle lunghe attese delle persone che hanno problemi di salute! Se solo pensiamo che per una visita in ospedale al reparto oculistico e per una Oct agli occhi un cittadino dovrebbe attendere il mese di giugno 2018 e sentirsi rispondere che se non si vuole aspettare ci sarebbe un medico privato convenzionato che in pochissimi giorni farebbe questa prestazione per soli 80 euro, allora il pensiero va subito alla idea che esiste una precisa volontà politica di avviare un processo di privatizzazione che esclude il servizio pubblico democratico conquistato in lunghissimi anni di lotte". 

"Studi privati di medici assunti in ospedale e ben pagati, che esportano i pazienti nelle loro stanze private sono ormai una cosa normale a cui nessuno da importanza - sottolinea Menna -. Ci sarebbero molte critiche da fare a cominciare dal fatto che per anni il sottoscritto ha sollecitato l’acquisto del manufatto (ex officina del defunto Palazzuolo meccanico) adiacente gli uffici Asl e confinante con la strada di via Ciccarone per destinarlo a servizi, una querelle durata anni ma che mai è stata decisa e realizzata. Come i circa seicentomila euro spesi per affitti della scuola infermieri e regalati al privato! Potenza della politica clientelare che mai ha cessato di esistere; come la follia di pensare che si potesse realizzare il nuovo ospedale a Pozzitello circondato da terreni di note famiglie vastesi, legati a politici di centro destra. Affari e politica, un binomio di acciaio: una saldatura, un blocco che sarà difficile rompere se sulla scena non ci saranno i cittadini che faranno sentire la loro presenza e forza"  19 lug. '17

 
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