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L'Aquila, 17 settembre '14- Alla viglilia della riunione del Tavolo tecnico del Patom (Piano d'azione nazionale per la tutela dell'orso bruno marsicano), Legambiente diffonde un appello a favore della tutela e della salvaguardia degli esemplari.  "Da maggio a settembre 2014 sono già 4 gli orsi marsicani ritrovati morti nel Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e nelle aree esterne all'area protetta, quasi il 10% della popolazione di orso bruno marsicano presente nell'appennino centrale è stata sterminata per mano dell'uomo (tubercolosi, avvelenamento o bracconaggio) senza che, ad oggi, nessuno dei responsabili sia stato assicurato alla giustizia. Dobbiamo inoltre prendere atto che da parte delle istituzioni preposte, Ministero e Regioni in particolare, non ci sono azioni ancora sufficienti per invertire l'attuale tendenza di una popolazione di orso bruno marsicano seriamente minacciata di estinzione, occorre passare dalle parole ai fatti concreti, individuare la tutela dell'orso come una priorità per il Paese, rafforzare le aree protette e assegnare risorse adeguate alla tutela del plantigrado specie simbolo della biodiversità italiana".

Considerare dunque una priorità la tutela degli orsi, questo l'invito rivolto dai presidenti dei Comitati regionali di Abruzzo, Lazio e Molise, Giuseppe Di Marco, Roberto Scacchi e Mariassunta Libertucci: "Dobbiamo dire con franchezza - continuano Di Marco, Scacchi e Libertucci - che quanto messo in atto fino a oggi dalle Regioni Abruzzo, Lazio e Molise per la tutela dell'orso bruno marsicano non risponde a quanto hanno sottoscritto attraverso il PATOM, ne' sono state attivate adeguatamente le strutture regionali per evitare che l'orso venisse messo a rischio da una carente gestione sanitaria delle attivita' zootecniche presenti dentro e fuori dal Parco. Perdere esemplari di orsi marsicani a causa di patologie sanitarie trasmesse da allevamenti bovini infatti e' di una gravita' estrema e ci aspettiamo che le responsabilita' dei servizi veterinari delle ASL locali vengano accertati ed eventualmente sanzionati. Segnaliamo che i calendari venatori regionali di Abruzzo e Molise non sono adeguati alle esigenze di tutela dell'orso e nelle aree di perimetrazione esterna al parco si consente una presenza venatoria impattante sulla specie da tutelare".

Il tavolo tecnico si riunirà domani 18 settembre a Roma presso il Ministero dell'Ambiente così, in vista dell'incontro, Legambiente sosterrà "la necessità di un intervento nazionale strategico che superi l'attuale modello, e l'attivazione di una unità di missione per la gestione dell'orso in grado di dare quelle risposte che fino a oggi Regioni e Ministero non sono stati capaci di mettere in atto anche per mancanza di personale, competenze e risorse finanziarie adeguate fino ad oggi sempre negate".

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