TRENTA posti a disposizione dei giovani fra i 18 ed i 35 anni in 21 aziende abruzzesi associate a Confesercenti per tirocini retribuiti. Una  opportunità per i giovani abruzzesi grazie alle tre "Botteghe di mestiere" promosse da Italia Lavoro SpA - ente strumentale del ministero del Lavoro - e attivate grazie alla collaborazione fra Confesercenti, l'agenzia formativa Cescot e l'agenzia per il lavoro Quanta. Le Botteghe sono state presentate oggi da Domenico Bova, responsabile nazionale dell'Area sviluppo e occupazione di Italia Lavoro SpA, Marina Di Pietro per conto dei punti vendita Conad, Daniele Erasmi presidente regionale di Confesercenti, Mirko Secone di Quanta SpA e dalla responsabile dell'Ufficio Politiche del lavoro di Confesercenti Sonia Di Naccio. 

Un risultato di cui beneficeranno le aziende associate a Confesercenti, impegnate in tre "botteghe". La prima si chiama "Prelibatezze d'Abruzzo" e coinvolge dieci fra le migliori imprese di ristorazione e dell'agroalimentare delle province di Pescara, Chieti e Teramo. La seconda, "Fashion Shoes", è legata al settore abbigliamento e moda della provincia di Teramo. La terza, "La bottega del mare", coinvolge invece la distribuzione alimentare dei prodotti ittici in dieci Conad delle province di Chieti, Pescara, L'Aquila e Teramo. I trenta giovani, necessariamente disoccupati e di età compresa fra i 18 e i 35 anni, verranno selezionati direttamente dalle aziende, fra quelli che si saranno candidati entro il 30 giugno sul sito www.botteghemestiereinnovazione.it o nelle sedi Confesercenti di Chieti, Pescara, Tortoreto, Avezzano, Teramo, Lanciano, Vasto, Atessa. I tirocini, della durata di sei mesi, verranno retribuiti con una borsa mensile di 600 euro.

 "L'Abruzzo è la seconda regione italiana per numero di 'botteghe' finanziate da Italia Lavoro SpA, che consente alle aziende di ospitare tirocinanti con una borsa mensile di 600 euro - spiega Daniele Erasmi, presidente di Confesercenti - e per le imprese associate alla nostra confederazione è non solo un motivo di vanto, ma anche una reale occasione di usufruire di un servizio che consente di coprire gran parte del costo del tirocinio, uno strumento con il quale le aziende riescono a testare e formare il personale in settori dove passione e determinazione non si evincono certo dal curriculum". "Nel modello proposto da Italia Lavoro - sottolinea Domenico Bova, responsabile nazionale dell'area Sviluppo e occupazione di Italia Lavoro SpA - non è semplicemente il luogo dove si svolge un tirocinio, bensì rappresenta un modello che riunisce al luogo di formazione, l'opportunità per le imprese di fare rete, di consolidare i rapporti di aggregazione e di filiera, di stimolare e rendere centrale il ruolo del sistema della formazione e di rappresentanza delle imprese nel nuovo impianto delle politiche attive, di implementare e sperimentare il vero percorso di formazione duale e di integrazione scuola/formazione e lavoro tanto auspicato dalla riforma". 24 giugno 2016


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