Trent'anni di carcere: è la condanna inflitta a Giovanni Iacone dal giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Chieti, Isabella Maria Allieri, per l'omicidio della psicologa Monia Di Domenico, 45 anni, originaria di Corropoli (Teramo). L'assassinio è avvenuto a Francavilla al Mare (Ch) nel gennaio dello scorso anno in un'abitazione che la vittima aveva dato in locazione all'autore del delitto. L'imputato, 49 anni, è stato processato con il rito abbreviato dopo una perizia che lo ha dichiarato in grado di intendere a volere al momento del fatto e con capacità di stare in giudizio.
L'uomo, non presente in aula, è stato anche condannato a risarcire i danni alle parti civili, ovvero i genitori della vittima, ed interdetto in perpetuo dai pubblici uffici.
Il pubblico ministero Giuseppe Falasca ha contestato a Iacone l'aggravante della crudeltà per via dei numerosi colpi inflitti: furono 16, inferti al volto e alla testa, sia con un sasso che con una grossa scheggia di vetro. Il fatto si verificò all'interno di un appartamento della famiglia della psicologa, abitazione data in affitto a Iacone. Quel giorno la donna si era recata da lui per recuperare una somma arretrata, a titolo di affitto, di circa 700 euro. Ma una banale discussione finì nel sangue. Iacone tentò anche di nascondere il cadavere nel sottotetto dell'edifico ma furono le tracce di sangue a indirizzare i carabinieri che poi scoprirono il corpo senza vita.
15 febbraio 2017
Nella foto la vittima
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