Avezzano (Aq) - Continuano i sopralluoghi nella Marsica, devastata dal nubifragio dello scorso mercoledì 14 ottobre, sconvolgendo l'intera popolazione e lasciando numerosi danni. A Borgo Incile, frazione di Avezzano, l'alluvione ha provocato una voragine in un terreno di proprietà privata. Questa mattina sopralluogo del sindaco Giovanni Di Pangrazio con i tecnici del comune, la polizia locale ed il geologo della Regione Abruzzo Luciano Del Sordo affinché venga messa in sicurezza la zona. "La prossima settimana - afferma il primo cittadino di Avezzano - verrà effettuato un primo sopralluogo dagli esperti e all'inizio di novembre, attraverso ricerche georadar e geofisiche, saranno analizzate in dettaglio le caratteristiche del sottosuolo. In questo modo sarà possibile capire la natura della voragine, collocandola nella metà dell'Ottocento, quando il principe Torlonia fece bonificare il lago del Fucino o, addirittura, nell'epoca romana, quando vennero costruite delle vasche per la canalizzazione e lo smaltimento delle acque al fine di individuare, così, la soluzione migliore da attuare".

Restano ancora in grave stato di emergenza molti comuni del comprensorio marsicano. A Canistro l'ondata di acqua ha scoperto il metanodotto a monte del paese, nei pressi di Rio Sparto.  "I danni nel nostro comune sono ingenti - afferma il sindaco Antonio Di Paolo - solo per il patrimonio pubblico si stimano circa 10 milioni di euro, in più ci sono i danni ai privati. Invito tutti i cittadini - prosegue il primo cittadino del comune rovetano - a documentare quanto più possibile i danni subiti, con foto e video. Ci saranno anche dei sopralluoghi per capire quante e quali case sono inagibili. Al momento siamo ancora in emergenza e quindi non posso parlare di tempi certi. Saranno i tecnici della Regione che faranno i sopralluoghi e stimeranno i danni, insieme ai vertici della Protezione civile".

Un'altra situazione aperta e sulla quale le istituzioni si sono mosse da subito è la richiesta dello stato di calamità: "Ieri sera in Comune - prosegue Di Paolo - c'è stato un incontro con tutti gli amministratori della Valle Roveto per discutere delle modalità con cui richiedere lo stato di calamità naturale. La zona interessata dal nubifragio e che ha subito danni è molto ampia". Nel frattempo sono tanti i volontari che stanno arrivando nella Valle Roveto per dare una mano alla popolazione, nel tentativo di riportare la situazione alla normalità."Ringrazio - conclude il sindaco di Canistro - le forze dell'ordine, la Forestale, i vigili del fuoco, la polizia, la Protezione civile, la Croce Rossa, le Misericordie e tutte le altre associazioni di volontariato che non ci stanno lasciando soli".

16 ottobre 2015

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