Non cessano le proteste per la chiusura del Negri Sud, l'istituto di ricerca per Trent'anni eccellenza abruzzese e del centro sud Italia. E non cessano neanche gli attestati di solidarietà per i lavoratori dell'Istituto,  che hanno continuato a sperare nonostante un futuro incerto, nonostante i 18 mesi di stipendio arretrato. 

"In 18  minuti, il 13 marzo, i dipendenti del Negri Sud hanno ricevuto l'ordine di lasciare il posto di lavoro entro due ore- si legge in una nota diffusa dai Cobas Pescara- Chieti-. Così, bastano 18 minuti per liquidare il futuro di 130 famiglie. I liquidatori nominati dal tribunale di Chieti, con tutta disinvoltura, ammettendo anche di non sapere troppo in merito alla situazione, dato che erano appena stati nominati, hanno tranquillamente rimandato a casa tutti i lavoratori. Ricercatori che lì ci hanno passato la vita, tecnici, borsisti, il custode. Tutti via. La colpa è sempre dei 'partitici' Regione, Provincia, Comuni, solite promesse elettorali e non. Promesse  sindacali che fanno la solita sceneggiata napoletana, facendo finta di essere interessati ai problemi dei lavoratori. Bandiere di presidi farlocchi, sventolate per mesi davanti ai cancelli, con interesse-disinteresse. Colpa anche di tutti noi che ci facciamo abbindolare dalle solite chiacchiere partitiche e sindacali, con promesse per un futuro realmente inesistente. Colpa del nostro egoismo e del nostro coltivare il proprio orticello, quando quello del vicino di casa non ha più nulla non ci preoccupiamo perché tanto il nostro è ancora pieno di frutta ma comincia a marcire…
Basta  una pacca sulla spalla o una promessa- continuano i Cobas- , una parola delle 'carogne' e stare buoni, in un angolo, a pregare che 'la Divina Provvidenza' ci aiuti ma, quando decideremo di togliere i paraocchi e sveglieremo le nostre coscienze mettendo da parte ogni paura, combattendo uniti con altruismo, senza dividerci in categorie, lavorative, razziali e religiose, per un futuro degno di essere vissuto da noi e dalle generazioni future, prima di rimanere intrappolati totalmente come ' topi in gabbia'? Quando capiremo che i veri nemici sono i 'partitici' i 'sindacalitici', iene-coccodrillo in giacca e cravatta che se ne fottono delle nostre vite e dei nostri figli?! Loro la pagnotta, in ogni caso ce l' hanno tutti i giorni grazie ai nostri sacrifici. E' ora di reagire- concludono i Cobas- , per tutti i lavoratori, che non hanno più futuro, contro tutte le  vergogne che ci regalano gratuitamente ogni giorno".   16 marzo '15





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