GUARDA LE FOTO
"Risposta indecente dal ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, che scarica sulla Regione Abruzzo le responsabilità dei ritardi nella perimetrazione del Parco nazionale della Costa Teatina". E' quanto afferma il deputato di Sinistra italiana, Gianni Melilla, che nei mesi scorsi aveva presentato un'interrogazione sulla questione. "Questo parco fantasma - dice Melilla - si trascina tra boicottaggi imbarazzanti di enti locali che non ancora capiscono che il futuro dell'Abruzzo è anche la valorizzazione ecosostenibile del suo enorme patrimonio naturalistico, paesaggistico, storico-culturale. Non a caso un terzo dell'Abruzzo è tutelato da 3 parchi nazionali, 1 parco regionale e 30 riserve regionali. Siamo la regione verde d'Europa". 

Il Parco nazionale della Costa Teatina è stato istituito con legge nel 2001, ma a distanza di 16 anni non è stato ancora perfezionato "il fondamentale atto della perimetrazione". "Per superare ostilità e pregiudizi abilmente cavalcati da persone poco lungimiranti, - riprende Melilla - il Governo nel 2014 ha affidato questo compito ad un commissario ad acta, l'architetto Giuseppe De Dominicis, che dopo un anno di duro lavoro, con continue consultazioni dei Comuni e dei portatori di interessi locali, ha definito una proposta che il Governo avrebbe dovuto tradurre rapidamente in un Decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Il Governo, invece, ha tenuto nel cassetto da oltre un anno la bozza di decreto e ora, nella sua risposta alla mia interrogazione, scarica la responsabilita sulla Regione Abruzzo che si sarebbe inserita nel procedimento amministrativo con valutazioni che non possono avere nessun valore modificativo rispetto alla proposta di perimetrazione del commissario ad acta. Si continua, quindi, con verifiche che non hanno alcun senso e legittimità. Si perde tempo, si boicotta, ci si nasconde nei meandri di una burocrazia che ha l'unico obiettivo di ritardare la perimetrazione definitiva del Parco, uno dei tratti più belli del litorale adriatico. Occorre reagire contro il palese tentativo di assecondare quei poteri economici, politici e amministrativi che non vogliono da sempre il Parco da sempre. Il Governo sta coprendo interessi politici inconfessabili. Se non vuole il Parco, abbia allora il coraggio di proporre una legge abrogativa di quella istitutiva del Parco della Costa Teatina. Invito tutti a ribellarsi e a chiedere il rispetto della legge". 04 novembre 2016


@RIPRODUZIONE VIETATA

Condividi l'Articolo

Articoli correlati