Castel di Sangro (Aq) - Poco importa se ci si trova in aree protette... L'importante è che la gara vada avanti.  Così è stato denunciato l'organizzatore della gara speciale del Campionato italiano di Motorally, che ha fatto tappa a Castel Di Sangro il 12 e 13 settembre scorso. Il Corpo Forestale dello Stato della stazione di Sulmona ha accertato che il responsabile dell'organizzazione della competizione non era munito delle prescritte autorizzazioni da parte del Parco nazionale della Majella e della Riserva regionale naturale del Monte Genzana e Alto Gizio per i tratti del tracciato che, per alcuni chilometri, interessavano le suddette aree protette, nonché delle specifiche autorizzazioni per il transito sulle piste forestali. Nello specifico, le circa 100 moto enduro che hanno partecipato alla gara, hanno attraversato anche un tratto, nelle località Fonte Sant' Egidio e Pantaniello ricadenti nel comune di Rocca Pia, per circa un chilometro ricadente nella zona "B" del Parco nazionale della Majella, abitualmente frequentato da fauna particolarmente protetta, tra cui il famigerato orso bruno marsicano.
"Il tracciato - afferma il Corpo Forestale di Sulmona in un comunicato - ha interessato l'area di distribuzione dell'orso, specie notoriamente a rischio d'estinzione e soggetta a protezione rigorosa dalle direttiva sulla tutela degli habitat, legiferata dalla legge nazionale e dall'Unione Europea".
La stazione forestale del centro ovidiano ha denunciato alla locale procura della repubblica l'organizzatore dell'appuntamento di motocross nazionale, notificando diversi verbali di contestazione per la violazione della Legge regionale n.3/2014, relativa alla tutela e valorizzazione delle foreste e per la legge nazionale sulla tutela delle aree protette.
2 ottobre 2015

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